renzor.

Il Festival 2015 chiuderà il sipario ascoltando alcune emblematiche affermazioni di Roberto Rossellini,  in una storica intervista dei primi anni 70 condotta da Ugo Gregoretti, commentata in diretta da suo figlio Renzo. E’ il modo più autentico, per il Festival, di rendere omaggio a due uomini che hanno reso grande e famoso il cinema italiano, costruendo un nuovo modo di realizzare l’opera e mettendo al centro del cinema la storia dell’umanità e il valore culturale che la cinematografia può promuovere, senza trascurare un accorto uso delle tecnologie.  Renzo Rossellini è stato assistente di suo padre dal 1959 al 1970,  e poi regista  di fiction e documentari, Il mondo sulle spiagge (1962), L’età del ferro (1964), La lotta dell’uomo per la sua sopravvivenza (1970), The World Population (1974). Nel 1975 fonda Radio Città Futura, una delle principali radio libere italiane e collabora ancora con il padre in ruoli più importanti per le sue produzioni televisive fino al 1977, per poi fondare e rimanere Presidente della Gaumont Italia. Durante questo periodo produce e distribuisce più di 100 film, da “Prova d’orchestra” (1978) di Federico Fellini a “La città delle donne” e la ancora più impegnativa “E la nave va” (1983). Rossellini fondò anche una Scuola di cinema e la Artisti Associati; oggi è il presidente di diverse associazioni, tra cui la prestigiosa “Fondazione Roberto Rossellini”. Nel 2013 si racconta nel documentario “Cinema anno zero” diretto dal regista Michele Diomà, un’opera in cui Renzo Rossellini ripercorre le principali tappe della sua carriera cinematografica, ma denuncia anche tutti i mali del cinema contemporaneo. Un modo per non rinunciare a restare vicini ad un mondo che si è amato, ma che facilmente dimentica le proprie radici.

Renzo Rossellini sarà intervistato da Valentina Ripa e Maurizio Del Bufalo al Teatro dell’Accademia di Belle Arti, sabato 14 novembre alle 18, nell’ambito della manifestazione di chiusura dell’VIII Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.

loghi