Mercoledi 16 ottobre 2019, dalle ore 17.30, a Napoli, nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino si terrà un incontro aperto a tutta la città per chiedere la fine degli scontri che vedono l’esercito turco contrapposto alle milizie curde nell’area del Rojava, a nord della Siria.

Il conflitto, scoppiato soltanto una settimana fa per volere del Primo Ministro turco Erdogan, è un colpo a tradimento per il popolo curdo che ha combattuto e annientato le forze dell’ISIS nella lunga guerra siriana (2011-2019) e ha ripreso il controllo dell’area a nord del paese in cui è insediata da tempo.

L’incontro di Napoli, organizzato in sinergia tra il Festival e l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune,  vuole dare un ulteriore segno di solidarietà al popolo senza  terra che vive separato in 4 regioni appartenenti ad altrettanti stati (Iran, Turchia, Iraq e Siria) il cui Presidente, Abdullah Ocalan, oggi prigioniero dei Turchi nell’isola di Imrali, è stato nominato cittadino onorario di Napoli soltanto qualche anno fa.

L’occasione di questo incontro, che favorirà l’incontro tra la gente di Napoli, le associazioni democratiche e le rappresentanze dei  Curdi in Italia, darà la possibilità al Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli di proiettare l’opera “La nuova vita” di Veysi  Altay che è costata al suo regista, in Turchia,  l’arresto e la condanna a due anni di carcere per aver fiancheggiato il terrorismo. Il film racconta con rara passione, le gesta delle donne soldato curde che liberarono la città siriana di Kobane nel 2014. Tre di queste soldatesse spiegano con ampie interviste il loro pensiero e l’alto senso di sacrificio che le porta in prima linea, a rischiare la vita. Il film è un omaggio al loro sacrificio e resta ancora oggi uno dei documenti più commoventi della storia di questo popolo che oltre alla parità di diritti tra uomini e donne, ha scelto di inserire nel proprio statuto il rispetto per l’ambiente.

Veysi  Altay è stato il vincitore del concorso cinematografico del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli nella scorsa edizione 2018 con il film “The well” (Il pozzo).

Alla fine dell’incontro sarà proprio una giovane donna curda, Silan Ekinci, che vive da molti anni a Roma e rappresenta l’ufficio di informazione dei kurdi in Italia, a intervistare via skype il regista Altay e a rispondere alle domande del pubblico.

Infine, d’accordo con il regista, il Festival del Cinema dei Diritti Umani annuncerà la disponibilità gratuita del film a chi lo richiederà, purchè offra un’occasione di proiezione pubblica a sostegno della causa kurda.