Un film straordinario per la prima volta a Napoli

locandina interdipendenceSappiamo che le attività umane hanno un impatto diretto sulle risorse del nostro pianeta, oltre che sugli animali e la natura con i quali condividiamo la Terra. Esistono prove chiare che le attività umane sono le cause principali del cambiamento climatico, specialmente l’inquinamento da carbonio che provochiamo bruciando combustibili fossili, impedendo che le foreste possano ridurre l’inquinamento perché le distruggiamo. L‘ultimo decennio è stato più caldo di qualsiasi altro degli ultimi 1300 anni.

Siccità, incendi indomabili, tempeste, inondazioni, inquinamento, tra le altre cose, ci spingono ad osservare e riflettere in maniera critica sul rapporto tra i quattro elementi (terra, acqua, fuoco, aria) , le nostre specie, tutte le altre forme di vita e l’ambiente che ci ospita.

Questi fenomeni non solo minacciano la base stessa della nostra esistenza sul pianeta ma sono anche sempre più la causa e la motivazione di strutture sociali progressivamente polarizzate che minacciano la stabilità dei nostri sistemi politici ed economici.

Il film “INTERDEPENDENCE” racconterà  tutto questo al pubblico dell’XI Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, intitolato “Il clima che verrà”, mercoledì 20 novembre 2019, dalle ore 20.00 in poi presso lo Spazio Comunale Piazza Forcella.

Con “INTERDEPENDENCE”, undici registi di fama internazionale hanno unito le loro forze per sensibilizzare le persone rispetto ai problemi ambientali più pressanti ed agli effetti del cambiamento climatico, che sono riconosciuti come alcune delle maggiori sfide dei nostri tempi, contribuendo ad un film unico composto da corti tra i 7’ e gli 11’ (docu-fiction, drammi, commedie, fantascienza, videoarte). Il loro obiettivo è di sottolineare l’urgente necessità di ridurre il danno ambientale e di preservare le nostre risorse naturali, in relazione alla nostra vita su questo Pianeta. Ecco i titoli:

  • A Sunny Day – FAOUZI BENSAÏDI, Marocco
  • Lac – MAHAMAT-SALEH HAROUN, Sahel
  • Last Dance – ÁSA HJÖRLEIFSDÓTTIR, Islanda
  • Extraction: The Raft of the Medusa – SALOME LAMAS, Portogallo
  • Kingdom – BETTINA OBERLI, Svizzera
  • Megha’s Divorce – NILA MADHAB PANDA, India
  • Qurut – SHAHRBANOO SADAT, Afghanistan
  • Olmo – SILVIO SOLDINI, Italia
  • Tuã Ingugu – DANIELA THOMAS, Brasile
  • Hungry Seagull – LEON WANG, Cina
  • Ka Mua Ka Muri – Walking Backwards into The Future – KARIN WILLIAMS, Nuova Zelanda

Riappropriarsi del concetto di interdipendenza attraverso l’espressione creativa è essenziale per riflettere rapporto tra umanità e natura, per capire la nostra esistenza all’interno di essa, piuttosto che esserne al di sopra.

I temi chiave di questo progetto cinematografico riflettono l’intreccio dei rapporti tra la società umana e l’ambiente naturale che sono peggiorati dal cambiamento climatico su diverse dimensioni e scale:

  • Ambiente : l’impatto dell’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, e degli ecosistemi delle acque, delle coste e delle terre all’interno dei confini nazionali e al di fuori di essi nel contesto di un clima che cambia;
  • Persone : la vita quotidiana ed i rapporti umani subiscono l’impatto dell’inquinamento ambientale e del cambiamento climatico;
  • Commercio : posti di lavoro e sicurezza alimentare : inquinamento ambientale e cambiamento climatico influenzano la disponibilità di beni e servizi
  • Politica : il cambiamento climatico influenza la politica e la stabilità nazionale ed internazionale.

Gli 11 cortometraggi saranno distribuiti da ART for The World, un’Organizzazione non Governativa associata al Dipartimento ONU della Pubblica Informazione,  nelle università, attraverso la rete delle ONG e i social media. ART for The World è una ONG fondata da Adelina Cüberyan von Fürstenberg, con sede a Ginevra ed in Italia con una larga rete di collaboratori e istituzioni partner in vari continenti.

Siamo grati all’Ambasciata Svizzera in Italia e ad ART for The World e per averci segnalato e autorizzato la proiezione di “INTERDEPENDENCE”.