Le opere in Concorso

Coffee for all nations (Palestina, 2015, 51:56 min) di Wafa’ Jamil
Nell’anno 1948, Abed e la sua famiglia furono costretti dall’esercito israeliano a abbandonare la loro casa nel villaggio di Al-Walaja vicino a Betlemme e trasferirsi al campo di rifugiati di Dheisheh. Ma Abed decide di tornare alla sua terra e vivere in una grotta di Kanani, da lui scoperta, fino alla fine della sua vita. Ha intenzione di trasformare la sua nuova casa in un negozio di caffè e la propria tragedia in un progetto che gli darà un reddito e gli permetterà di condividere la sua sola proprietà e una splendida vista. Il fratello di Abed, che ha trascorso 30 anni in un carcere israeliano, viene liberato, ma, nonostante le buone notizie, Abed è devastato dalla demolizione israeliana della sua grotta di 5000 anni.

Complicit (USA, 2017, 89:50 min) di Heather White e Lynn Zhang
Negli ultimi anni molti giovani lavoratori cinesi sono stati avvelenati da benzene e n-esano in fabbriche di elettronica producendo smartphone.
Yi Yeting è un ex lavoratore che soffre di leucemia professionale contratta mentre lavorava per la più grande azienda di container di spedizione al mondo.
Yi si impegna ad aiutare altri giovani lavoratori pure affetti da malattie professionali. Il film segue Yi e la sua famiglia per tre anni, mentre si sottopone a numerosi trattamenti di chemioterapia, la sua battaglia per avviare un movimento ONG in Cina, le sue sconfitte e i momenti felici con la sua famiglia.

Hotel Splendid (Italia, 2016, 90:11 min) di Mauro Bucci
“Hotel Splendid” è un racconto intimo e collettivo di una comunità di immigrati provenienti dalle coste africane che vivono in un centro di accoglienza per i richiedenti asilo. È uno sguardo alle esperienze quotidiane e al funzionamento di un hotel italiano trasformato in un campo di emergenza per i rifugiati.
Il documentario intreccia due diverse storie: il drammatico viaggio intrapreso dai migranti per raggiungere l’Europa con il suo carico di violenza e abusi e l’itinerario che i richiedenti asilo devono seguire dopo l’ingresso nel campo fino alla fine della procedura di valutazione.

If a midsummer night the Bottom Brothers (Italia, 2016, 84:04 min) di Adriano Foraggio
La K. Company, uno spazio teatrale aperto a italiani e stranieri, rifugiati e migranti economici, sta preparando una performance. Ognuno di loro sta lavorando a una versione personale di Bottom, un personaggio di Shakespeare che sta aspettando di diventare un “attore”. Aspettano di andare in scena e aspettano nella vita: aspettano il permesso di rimanere, la Commissione, un lavoro, una nuova vita. La realtà, la scena e il sogno sono mescolati: i ragazzi troveranno se stessi in un altro luogo per scoprire che una verità può essere in ciascuno di essi.

My human self (Grecia, 2017, 75:40 min) di Lukas Agelastos e Spiridoula Gouskou
Kostas è un uomo di mezza età che sta combattendo con la disoccupazione. Con la sua testardaggine e l’egoismo che lo guida, crea una cucina sociale con cui ogni giorno lavora per le strade della Grecia cercando di avvicinarsi alle persone in difficoltà. Quando la sua impresa sociale diventa famosa, il suo ego e la sua ostinazione lo portano vicino al fallimento e in conflitto con la sua compagna di vita e con se stesso.

The color of the chameleon (Belgio, 2017, 88 min) di Andrés Lübbert
Durante la dittatura di Pinochet, Jorge Lübbert diventa uno strumento per i servizi segreti cileni che lo costringono a lavorare per loro in modo estremamente violento. Riesce a scappare dal Cile e diventa cameraman di guerra con sede in Belgio. Oggi suo figlio Andrés lo riporta nei luoghi del suo passato incompiuto.

The invisible city – Kakuma (Belgio, 2016,73:52 min) di Lieven Corthouts
Il campo profughi di Kakuma, costruito nel deserto del Turkana (Kenya), è la città che cresce più rapidamente nella regione. Molti dei suoi nuovi arrivi sono i bambini inviati da zone di conflitto dai loro genitori. Contro ogni aspettativa, questi bambini afferrano tutte le opportunità nel campo per ricostruire la loro vita.
Il regista Lieven Corthouts ha deciso di rimanere in uno dei luoghi più difficili della terra e fare di questo campo casa sua. Mentre riprende i suoi amici per più di 4 anni, svela le realizzazioni di questi bambini forti e intelligenti e la vera dinamica di un campo profughi. Può Kakuma davvero offrire un futuro? O è solo una sala d’attesa, dove l’unica opzione è pianificare il tuo viaggio verso l’Europa?