“Il clima che verrà – cause e conseguenze del cambiamento climatico globale”
XI edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli
20-30 novembre 2019

L’associazione “Cinema e Diritti, che ha fondato, coordina e promuove il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, è lieta di annunciare, assieme al Consiglio Direttivo della manifestazione, che l’XI Edizione, intitolata “Il clima che verrà – cause e conseguenze del cambiamento climatico globale”, si svolgerà a Napoli dal 20 al 30 novembre 2019 e approfondirà, con l’esame di alcuni casi esemplari, la fenomenologia e le conseguenze del riscaldamento planetario.

L’ Edizione di quest’anno sarà dedicata alla giovane cooperante italiana Silvia Romano, rapita esattamente un anno fa in Kenya, sulla cui sorte non esistono certezze.

Il Festival 2019 sarà diviso in due parti:

  • gli EVENTI INTERNAZIONALI, dal 20 al 23 novembre, prevalentemente svolti nello Spazio Comunale Piazza Forcella (via della Vicaria Vecchia, 23) ma anche nel carcere di Poggioreale e nella fabbrica Whirlpool, che esamineranno alcuni esempi di crisi climatica in varie parti del mondo, con l’aiuto di film fuori concorso e di testimonianze dirette e di esperti, senza trascurarne la ricaduta sul nostro territorio nazionale;
  • il CONCORSO CINEMATOGRAFICO, dal 27 al 30 novembre, che offrirà la proiezione dei film selezionati attraverso il bando internazionale nella cornice monumentale del Maschio Angioino e assegnerà i premi e le menzioni ai film più votati dalle Giurie (Giuria Esperti, Giuria Giovani, Giuria Popolare, Menzione Arrigoni/Mer Khamis, Menzione CLIMA, Menzione YOUTH, Menzione PLATEA DIFFUSA).

Il Festival, patrocinato da Amnesty International Italia, appartiene alla rete Human Rights Film Network e avrà come partner principali : Il Comune di Napoli-Assessorato al Turismo e Cultura, la Banca Popolare Etica, l’Ambasciata Svizzera in Italia e l’Associazione 46simo Parallelo di Trento. Media partner saranno il quotidiano “Il Manifesto” con la sua rivista “Extraterrestre” e il mensile di cinema “Diari di Cineclub”.

Gli EVENTI INTERNAZIONALI (20-23 novembre 2019)

La giornata di apertura (mercoledì 20, ore 9.30) offrirà un’ occasione straordinaria per parlare del lavoro delle Organizzazioni Non Governative (ONG) e chiedere a gran voce il ritorno a casa della cooperante Silvia Romano. Nella Sala Giunta del Municipio di Napoli (Palazzo san Giacomo) saranno presenti giornalisti dell’AGI (Angelo Ferrari e Luciano Scalettari), rappresentanti di Emergency (Rossella Miccio), Amnesty Italia (Riccardo Noury), Un Ponte per…. (Angelica Romano), Nave Mediterranea (Tommaso Stella) e altre organizzazioni di carattere internazionale. Nel pomeriggio l’apertura ufficiale dell’XI Festival, a Piazza Forcella, ore 18.30, vedrà Francesco Quatrano, attivista e collaboratore della regista Iara Lee, presentare il movimento Cultures of Resistance e l’ultimo film di Iara Lee sull’affondamento delle Isole Salomone, “WANTOKS – Dance of Resilience in Melanesia”. Chiuderà la serata un ricordo dell’antropologo svizzero Bruno Manser, scomparso in Borneo nel 2000, vittima dei padroni del traffico del legno nel sud est asiatico.

Giovedì 21 proporrà il consueto appuntamento alla Casa Circondariale “G. Salvia” di Poggioreale con una riflessione sul mito del “boss” attraverso un film ironico di Giovanni Meola, “Bando di concorso”, e una discussione, moderata dal giornalista Sandro Ruotolo, con alcuni testimoni privilegiati, tra cui il cantautore Maldestro e don Franco Esposito, cappellano del carcere. Un film sull’esperienza solidale condotta nel piccolo borgo di Riace (“Il sogno a mezzogiorno” di Fabio Mollo) commentato dall’attivista calabrese Enzo Infantino (Fondazione “E’ stato il vento”), chiuderà la mattinata d’incontro con i detenuti. Nel pomeriggio alle 18.30, a Piazza Forcella, ci sarà un dibattito organizzato dall’Atlante dei conflitti e delle guerre del mondo, pubblicazione giunta alla nona edizione, per affrontare il tema delle guerre indotte dal clima e dalla crisi di materie prime e delle loro conseguenze sui civili e sulla natura. Rita Cantalino (Centro Documentazione per i Conflitti Ambientali), Giovanni Visone (InterSos), il giornalista Roberto Savio e l’Ass. Vittime Civili di Guerra discuteranno delle reali conseguenze dei conflitti sull’ambiente e sulle persone.

Venerdì 22 alle 9.00, presso il Dip. Di Giurisprudenza (via Porta di Massa, 32, Napoli – aula 28) saranno di scena le associazioni Fridays for Future e Teachers for Future di Napoli che racconteranno le loro azioni a sostegno dell’ambiente introdotte dal professor Antonio Cavaliere (docente di Diritto Penale – Univ. Federico II), dalle iniziative antinucleari di Padre Alex Zanotelli, dalle riflessioni scientifiche dell’ing. Giovanni de Paoli dell’ENEA e del prof. Michelangelo Russo, Direttore del DIARC della Federico II. Un intervento molto atteso sarà quello di Tiziana Volta, coordinatrice italiana della II Marcia Mondiale per la Pace. Alle 19 a Piazza Forcella sarà la volta dell’India, continente alla deriva che riassume in sé gli aspetti più terribili della crisi ambientale legata allo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali. Il film “She built a country” illustrerà l’esempio di lotta delle donne indiane che resistono alle violenze dello sfruttamento delle miniere di carbone e all’uso di questa risorsa energetica altamente inquinante. A parlarne saranno due giornaliste freelance, Daniela Bezzi e Maria Tavernini in collegamento con la ricercatrice Eleonora Fanari e con l’aiuto del fotografo Andrea de Franciscis.

Sabato 23 novembre si chiude la prima parte del Festival con una mattinata nello stabilimento Whirlpool di Napoli, in crisi, e con alcune testimonianze di sindacalisti ed esperti provenienti da altri siti dove l’inquinamento e i veleni mettono a dura prova il confronto tra occupazione e salute pubblica. Da Taranto (ex ILVA), da Salerno (Fonderie Pisano) e dalla Terra dei Fuochi (area a nord di Napoli) avremo testimoni diretti di resistenze all’avanzare delle patologie e della possibilità di recupero di zone avvelenate dall’uomo e dalla mano nascosta delle mafie. La sera, a partire dalle 18.30, a Piazza Forcella Valentina Ripa, ricercatrice universitaria, dialogherà con il regista Marco Bechis per discutere del pericoloso trend, non solo climatico-ambientale, dell’Amazzonia e dell’America Latina. Proiezione de “La terra degli uomini rossi – Birdwatchers” di Marco Bechis. Una breve performance musicale del rapper napoletano JOVINE chiuderà la sezione EVENTI INTERNAZIONALI.

Il CONCORSO CINEMATOGRAFICO (27-30 novembre)

Nelle sere dal 27 al 29 novembre, dalle 16 alle 22, nell’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino saranno proiettati i 31 film che hanno superato il primo livello di selezione del concorso cinematografico collegato all’XI Festival del Cinema dei Diritti Umani.

Si tratta di 7 lungometraggi e 24 corti tra cui saranno scelti i due film vincitori (miglior cortometraggio e miglior lungometraggio) dalla Giuria Esperti composta da Elisabetta Pandimiglio, documentarista romana, Sandro Ruotolo, giornalista, Antonio Prata, direttore del Festival dei Diritti Umani di Lugano (Svizzera) e Sandra Lorenzano, docente della Universidad Autónoma de México ed esperta di migrazioni.

La serata finale del 30 novembre si svolgerà nella Biblioteca della Società di Storia Patria al 3° piano del Maschio Angioino dove saranno annunciati i due film vincitori del Festival (un corto e un lungometraggio) e poi assegnate le menzioni YOUTH (per i film destinati ai giovani) a cura di una Giuria Giovani composta da ragazzi tra i 13 e i 20 anni, la Menzione ARRIGONI/MER KHAMIS (per il film più coraggioso e innovatore) assegnata dalla Giuria dei selezionatori interni e la Menzione CLIMA a cura della Giuria Esperti. La Giuria Popolare, costituita su base volontaria su invito pubblico formulato dal Festival, sarà chiamata ad assegnare la Menzione PLATEA DIFFUSA.

L’arrivederci alla prossima edizione e una performance musicale chiuderanno il Festival.

L’XI Festival sarà anche accompagnato dalla mostra W.A.R.S. (Wars And Revolutionary Stories) organizzata dall’Atlante dei conflitti e delle guerre di Trento che sarà ospitata dall’8 novembre al 1 dicembre nella Sala delle Armerie del Maschio Angioino.

Presso il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli – piazza Museo 19) nelle mattinate dei giorni 28 e 29 novembre, ci saranno incontri e proiezioni per gli studenti delle scuole medie superiori e una visita alla mostra “Capire il cambiamento climatico globale”.
Sponsor_11