Il cinema dei diritti umani nel Mondo, le iniziative dell’associazione “Cinema e Diritti” e il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli

fest1Dal 2005, l’Associazione culturale “Cinema e Diritti” di Salerno svolge un’attività di animazione e sensibilizzazione ai problemi dei diritti universali attraverso l’utilizzo degli strumenti audiovisivi e, segnatamente, del documentario di impegno sociale che in Italia vanta una consolidata tradizione di autori ed opere.

Cinema e Diritti” è un’associazione senza scopi di lucro costituita con l’obiettivo di far conoscere nel Sud Italia e nei Sud del Mondo il “Cinema dei Diritti Umani” per promuovere la cultura dei diritti universali attraverso le immagini di film e documentari che raccontano le condizioni di vita di persone e popoli che percorrono il difficile cammino della democrazia e dell’eguaglianza e offrono esempi di resistenze umane agli abusi e alle violazioni quotidiane perpetrate da istituzioni e da organizzazioni. In tal senso, dal 2008, “Cinema e Diritti” organizza, coordina e promuove il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.

Ad ispirare questa scelta è stato l’esempio dell’ America Latina dove il “Cine de Derechos Humanos” ha raggiunto importanti consensi grazie alla tradizione di lotta che ha radici nelle vite esemplari di autori come Glauber Rocha (Brasile) e Raymundo Gleyzer (Argentina) e, in tempi moderni, all’azione dell’Instituto Multimedia DerHumALC di Buenos Aires, che organizza dalla fine degli anni 90 il Festival DerHumALC nella capitale argentina e a Santiago del Estero. L’Instituto è anche uno dei promotori della Rete dei diritti umani del Sudamerica e del network internazionale degli Human Rights Festival, la rete a cui appartengono alcune delle principali capitali del Mondo che celebrano questo tipo di spettacoli. Anche Napoli, dal 2009, grazie all’impegno di “Cinema e Diritti” e del Festival, appartiene allo Human Rights Film Festival Network (HRFN), organismo coordinato da Amnesty International che ha sede ad Amsterdam (Olanda).

Cinema e Diritti” ha dunque il merito di avere contribuito a far conoscere in Italia questo genere cinematografico e la Rete HRFN, adottando una formula partecipativa che coinvolge attori locali e istituzioni nella preparazione di un Festival caratterizzato da una formula originale e itinerante, che richiede un lungo periodo di preparazione collegiale, sia per selezionare gli argomenti da affrontare che per individuare i percorsi urbani da attraversare. Gli obiettivi del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli sono molteplici, ma il primo è senz’altro quello di portare nei quartieri di Napoli l’informazione e le immagini d’autore dei documentari che trattano temi di interesse generale inerenti la qualità e la dignità della vita umana, per animare incontri e riflessioni con testimoni ed esperti che coinvolgano la comunità locale e migliorino la sensibilità dei cittadini su questi temi.

La condizione delle donne, degli anziani e dei minori, dei carcerati e dei malati, lo stato in cui versa l’ambiente e i rischi per la salute delle nostre comunità, il diritto alla casa e al lavoro, la lotta alla povertà e il diritto all’istruzione, la necessità di ospitare gli immigrati in modo equo e civile, la convivenza pacifica, l’avviamento dei giovani ad una vita dignitosa e ancora la memoria e le dittature sono alcuni dei temi di cui il Cinema dei Diritti Umani si occupa. E lo fa discutendone con gli addetti ai lavori, con le associazioni che quotidianamente sono vicine alla gente e vivono la realtà urbana in cui questi problemi nascono e si sviluppano, cercando con loro di capire come denunciare le contraddizioni in cui vivono le città moderne e presentando le possibili soluzioni, ricorrendo a immagini, foto, filmati, testimonianze dirette e anche confrontando tutto ciò a quello che avviene nel resto del Mondo “globale” in cui viviamo.

Per questo il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è una manifestazione dedicata alle associazioni, agli attivisti e ai registi del cinema sociale, al loro lavoro spesso silenzioso e nascosto che tiene la gente comune al centro del Mondo, vicina alla società civile italiana ed europea, perché non debba mai interrompersi quel filo di comunicazione che può dar vita a solidarietà e a lotte comuni che costituiscono la speranza in un mondo migliore e possibile.