CONCORSO CINEMATOGRAFICO

5° FESTIVAL DEL CINEMA DEI DIRITTI UMANI DI NAPOLI
Human Rights Film Network
Tutti gli eventi sono gratuiti

13- 15 novembre 2012
Premiazioni Sabato 17 novembre – Napoli, Ex Asilo Filangieri

Due sezioni per conoscere e premiare il cinema di impegno sociale
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Due giurie, tra giovani delle università napoletane ed esperti di cinema e diritti umani per diffondere la cultura dei diritti umani attraverso il cinema. Un riconoscimento intitolato alla memoria di Vittorio Arrigoni e Juliano Mer Khamis.
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Per il quinto anno consecutivo a Napoli il Cinema prova a parlare dei diritti dell’uomo e della persona attraverso l’esperimento del Festival del Cinema dei Diritti Umani, un appuntamento divenuto ormai abitudinario soprattutto per tutti coloro, con la convinta partecipazione degli anni passati, hanno testimoniato la volontà di scoprire un cinema indipendente, in grado di circolare al di fuori dei tradizionali canali distributivi.

Anche quest’anno, nei quasi 100 film iscritti al Concorso Cinematografico, sono rappresentati tutti i moti, le istanze e le lotte che scuotono il mondo contemporaneo, partendo da Napoli per arrivare ai 4 angoli del globo. Per la prima volta il Festival si apre realmente alle opere provenienti dall’estero, sia grazie alla rete internazionale dello Human Rights Film Network, che sbarcherà in città per un incontro sul Cinema dei Diritti Umani, sia anche al rapporto stretto col DerHumALC di Buenos Aires, col quale si darà vita ad una sezione, Finestra su Buenos Aires, nella quale saranno proiettate le opere dell’ultimo festival argentino. Le due sezioni ufficiali del Concorso restano quella dedicata al mondo del Cinema Documentario (HUMAN RIGHTS DOC) e l’altra riservata, invece, ai Cortometraggi (HUMAN RIGHTS SHORTS), all’interno delle quali le tematiche e gli argomenti toccati sono di molteplice natura. I film iscritti confermano la dinamicità e la vivacità di tanti giovani cineasti, i quali, senza remore, si cimentano coraggiosamente nel tentativo di raccontare le numerose sfumature del reale, per denunciare e per informare, in un’epoca in cui i media tradizionali sono ormai in profonda crisi per la loro incapacità di affrontare situazioni, problemi e questioni che hanno a che fare con la quotidianità delle persone. Il Cinema, da questo punto di vista, è sempre stato – e forse oggi lo è ancor di più – formidabile strumento di analisi e narrazione, capace com’è di scuotere le coscienze e di stimolare la riflessione e l’approfondimento, congiungendosi perfettamente, in un rapporto proficuo di scambio reciproco, con il mondo dei diritti umani.

18 i film selezionati, 9 per ciascuna sezione. A giudicarli è chiamata la Giuria Ufficiale composta da Francesca Amitrano, Angelo Curti, Antonietta De Lillo, Luca Rossomando e Florencia Santucho. Sempre presente, per la terza volta, la Giuria Giovani composta da studenti universitari che assegnerà una menzione speciale, accanto a quella dedicata a Vittorio Arrigoni e Juliano Mer-Khamis da attribuire, invece, all’opera più originale e coraggiosa.

Di seguito il calendario dei film in concorso:

Martedì 13 novembre

Sezione HUMAN RIGHTS SHORT

L’intruso
Regia: Filippo Mereghetti (Italia 2012 – 19’)

La storia del difficile rapporto tra un padre e un figlio, sullo sfondo della crescente tensione che anima un piccolo paesino della provincia veneta, scosso dall’arrivo di alcuni immigrati.

Arcipelaghi
Regia: Martin Errichiello e Gabriele Sossella (Italia 2012 – 18’)

“Arcipelaghi” è un modo personale di rappresentare storie sulla migrazione umana: sui percorsi di identificazione sulle rotte geografiche e psicologiche di chi attraversa il mare in questi anni 2000. E’ il ritratto di Mohamed, del suo presente, dei sogni e dei ricordi che lo animano, incessantemente, in cerca di una dimensione autentica alla quale poter appartenere.

Tra le forbici e i petali
Regia: Giuseppe Carrieri (Italia 2012 – 10’)

Tra fotogrammi di ieri e scene rubate al presente, un gruppo di bambini si diverte a giocare a nascondino. D’un tratto il gioco si interrompe e resta solo Lara in mezzo ad una grossa nebbia che viene da lontano. È così che la piccola si ritrova dentro una vecchia grossa ciminiera di fantasmi e sussurri. Lara non sa che dietro un gioco qualunque può esserci la verità del dolore più atroce. Non lo sa che capita così, l’incontro con la banalità del male.

Sezione HUMAN RIGHTS DOC

148 Stefano – Mostri dell’inerzia
Regia: Maurizio Cartolano (Italia 2011 – 64’)

Il documentario è un tentativo di fare della vicenda Cucchi un atto di denuncia ampliando, alla luce dello sviluppo delle indagini e del tempo, una nuova e rivelatrice riflessione umana. La denuncia prende forma nel racconto, attraverso la forma legalista della richiesta di verità e giustizia, dichiarata dalle numerose e diverse testimonianze che nel documentario si susseguono. Soprattutto quelle della famiglia Cucchi. Stefano Cucchi è morto “di carcere”. Nel mese di ottobre 2009, quando i fatti sono avvenuti, nei penitenziari italiani erano già morte 147 persone. Stefano Cucchi è stata la 148ª persona A dicembre diventeranno 177. La maggior parte sono giovani. Un’incidenza impressionante per un paese democratico e civile a cui oggi non pare esserci soluzione.

Zavorra
Regia: Vincenzo Mineo (Italia 2012 – 50’)

Spesso le persone anziane vivono in isolamento, ai margini di una condizione sociale e affettiva, e gli ospizi sono un grande aiuto in questo senso, perché offrono loro sostegno e cure, la possibilità di avere compagnia e conforto.

Scorpions
Regia: Simo Hakalisto (Finlandia 2012 – 75’)

Il documentario racconta la storia vera di una squadra di pallavolo composta da disabili di un villaggio cambogiano. Nonostante le condizioni di estrema povertà, il Kampong Speu Scorpions sta cercando di diventare la migliore squadra del paese.

Mercoledì 14 novembre

Sezione HUMAN RIGHTS SHORT

Lo estipulado – Le regole
Regia: K. Prada e J. Prada (Spagna 2012 – 7’)

Sara è alla ricerca di lavoro e si presenta ad un colloquio che le riserverà una sgradita sorpresa.

Nostos
Regia: Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis (Italia 2011 – 24’)

Con l’Armistizio del 1943 comincia il ritorno verso casa di un giovane soldato italiano. All’interno di un paesaggio surreale, il “disertore” ripercorre l’arco dell’esistenza umana attraverso l’incontro con i personaggi misteriosi ed emblematici.

Cargo
Regia: Carlo Sironi (Italia 2012 – 16’)

Alina ha venticinque anni, viene dall’Ucraina e lavora come prostituta ai margini di Roma. Jani, il ragazzino che tutti i giorni la porta sulla strada non le stacca gli occhi di dosso: è convinto che sia suo il figlio che lei porta in grembo. Questa certezza quasi illusoria lo spinge a cercare una via di fuga dalla gabbia che li circonda.

Sezione HUMAN RIGHTS DOC

A casa non si torna
Regia: Lara Rongoni e Giangiacomo de Stefano (Italia 2012 – 60’)

Ci sono Lavori considerati maschili che le donne svolgono già da tempo. Lavori duri e massacranti che testimoniano la caparbietà e il coraggio di alcune donne che, nel silenzio generale, continuano a superare i limiti imposti da un malinteso senso comune. Le protagoniste del documentario si fanno testimoni delle difficoltà che alcune lavoratrici sono costrette ad affrontare, ma anche dell’orgoglio che hanno nel condurre il proprio lavoro e la propria esistenza. Un mosaico di esperienze, di oggi e di ieri, che racconta le difficoltà del vivere quotidiano, in una società disegnata da uomini, ma che al contempo, porta alla luce la volontà di non arrendersi e di vivere la vita felicemente anche attraverso le difficoltà.

Nulla è accaduto
Regia: Luca Insinga (Italia 2012 – 37’)

Mentre in Italia le testate giornalistiche, le televisioni, il governo, si concentrano sulla “emergenza” degli sbarchi, e mentre nel vicino e medio oriente sboccia la Primavera Araba, Nulla è accaduto è l’incontro sull’isola con tre persone che ci dicono altro rispetto al bombardamento del mainstream.

One Day After Peace
Regia Miri Laufer e Erez Laufer (Israele / Sudafrica – 85’)

Dopo aver perso suo figlio, David, un soldato israeliano, per mano di un cecchino palestinese, Robi Damelin intraprende una crociata emotiva per trovare le risposte, la riconciliazione e la pace. Scrive una lettera al tiratore di suo figlio, nella speranza che il contatto diretto può portare alla guarigione, comprensione e ad un precedente per le future generazioni. La sua idea è di ripercorrere quanto accaduto in Sudafrica, suo paese di origine, dove, attraverso la Commissione per la Verità e la Riconciliazione (TRC), alle persone accusate di crimini durante il periodo dell’apartheid è stata concessa amnistia dopo che sono state chiarite le circostanze che hanno generato i loro crimini.

Giovedì 15 novembre

Sezione HUMAN RIGHTS SHORT

The Rattle of Benghazi
Regia: Paco Torres (Spagna / Irlanda 2012 – 11’)

Il suono di un sonaglio, caratteristico e implacabile. A Bengasi, un ragazzo e una ragazza giocano per mettere a tacere il rumore dei bombardamenti. Giocano a essere se stessi. I loro sorrisi diventano lacrime silenziose piene di speranza.

Non ridere, non piangere, non giocare
Regia: Maurizio Losi (Italia 2012 – 13’)

Negli anni 70, in Svizzera, circa 30.000 bambini italiani vivevano nella clandestinità a causa delle leggi immigratorie che vietavano il ricongiungimento di lavoratori stranieri coi propri familiari.

Resistenza artigiana
Regia: Antonio Manco (Italia 2012 – 22’)

Resistenza artigiana è la storia di chi resiste e persiste nel proprio lavoro a dispetto della globalizzazione, delle grandi imprese, e della crisi economica che caratterizza la società attuale. Carmine,custode dell’antica arte della tipologia, riporta in vita macchine del secolo scorso. Il suo lavoro potrebbe finire da un momento all’altro, ma Carmine resiste ostinatamente, e ogni giorno la sua bottega si trasforma in un meraviglioso museo in movimento.

Sezione HUMAN RIGHTS DOC

Africa
Regia: Gaetano Ippolito (Italia 2012 – 59’)

Il film racconta l’esperienza del dottor Giuseppe Valente in Tanzania, il suo impegno missionario a rapportarsi quotidianamente con il dolore, la miseria, la morte. Per dare agli abitanti di un piccolo villaggio di capanne una speranza in più di sopravvivere, l’unica strada è la costruzione di un presidio medico, impresa difficilissima. Il medico cercherà inoltre di salvare Mariamu, una giovane nata con una grave malformazione, rendendo possibili quegli interventi chirurgici che la restituirebbero ad un’esistenza quasi normale.

Il Mundial dimenticato
Regia: Filippo Macelloni e Lorenzo Garzella (Italia/Argentina 2011 – 93’)

Grazie a lunghi anni di paziente lavoro, muovendosi in una zona d’ombra della storia del calcio e della Storia del XX secolo, in bilico fra lo stile rigoroso del documentario e lo spirito del cinema, il film racconta le vicende del campionato mondiale di calcio del 1942, mai riconosciuto dagli organi ufficiali dello sport, rimasto per decenni avvolto nella leggenda senza che se ne conoscesse il vincitore. Il recente ritrovamento di “uno scheletro con la macchina da presa”, in mezzo ai dinosauri fossili della Patagonia argentina, fornisce la tessera mancante per ricomporre finalmente il mosaico.

El Gigante
Regia: Bruno Federico, Andre Ciacci e Consuelo Navarro (Colombia/Italia 2012 – 62’)

Che faresti se un giorno venissero a casa tua e ti dicessero che sarà sommersa? La costruzione di una diga minaccia la valle del fiume di Magdalena, la flora e la fauna, la sua gente e il loro modo di vivere. Un gruppo di contadini e pescatori cresciuti all’ombra del “Gigante” lotta contro le multinazionali Enel/Endesa e Impreglio che procedono nella costruzione ignorando le voce di dissenso, con un atteggiamento spudoratamente compiacente delle istituzioni e la protezione di un battaglione dell’esercito. Il film documenta le voci dei protagonisti e il susseguirsi delle azioni di protesta un anno di una lotta che ancora non si è conclusa.