Entra nel vivo da stasera la quinta edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, con la tre giorni dedicata ai due concorsi cinematografici – coordinati da Antonio Borrelli dell’Arci movie di Ponticelli – che costituiscono il cuore della kermesse diretta da Maurizio Del Bufalo. Oggi dalle 20 e poi domani e giovedì dalle 18, infatti, al cinema Astra di via Mezzocannone saranno proiettati, con ingresso gratuito, i 18 lavori inseriti nelle due sezioni competitive Human Rights Doc (9 documentari) e Human Rights Shorts (9 cortometraggi). A giudicarli ci penserà una giuria di qualità composta da Angelo Curti, Antonietta De Lillo, Francesca Amitrano, Luca Rossomando e Florencia Santucho, che decreteranno i film più meritevoli sabato alle 20 nel corso della cerimonia di premiazione in programma presso l’ex asilo Filangieri.

La sezione documentaristica s’inaugura alle 20 con “148 Stefano – Mostri dell’inerzia”, che il regista Maurizio Cartolano ha dedicato alla vicenda della misteriosa morte in carcere, a ottobre 2009, del giovane Stefano Cucchi. Gli altri titoli in programma, quindi, sono “A casa non si torna” di Lara Rongoni e Giangiacomo de Stefano, “El gigante” di Bruno Federico, Andrea Ciacci e Consuelo Navarro, il bizzarro mockumentary “Il mundial dimenticato” di Filippo Macelloni e Lorenzo Garzella, “Inside Africa” di Gaetano Ippolito, “Nulla è accaduto” di Luca Insinga, “One day after peace” di Miri ed Erez Laufer, “Scorpions” di Simo Hakalisto, “Zavorra” di Vincenzo Mineo. Tra i cortometraggi, invece, la competizione è tra “Arcipelaghi” di Martin Errichiello e Gabriele Sossella, “Cargo” di Carlo Sironi, “L’intruso” di Filippo Mereghetti, “Lo estipulado – Le regole” di Javier e Kiko Prada, “Non ridere, non piangere, non giocare” di Maurizio Losi, “Nostos” di Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis, “Resistenza artigiana” di Antonio Manco, “The Rattle of Benghazi” di Paco Torres, “Tra le forbici i petali” di Giuseppe Carrieri.

Tutti i film in concorso, selezionati tra gli oltre 100 iscritti al festival partenopeo, testimoniano la volontà degli organizzatori di dare spazio a un cinema indipendente e in grado di circolare al di fuori dei tradizionali canali distributivi commerciali. “Si tratta – spiegano Borrelli e Del Bufalo – di formidabili strumenti di analisi e narrazione, capaci di scuotere le coscienze e di stimolare la riflessione su tematiche importanti come quelle legate ai diritti umani”.

Diego Del Pozzo, 14 Novembre 2012