Al bando di concorso della XII edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli hanno risposto autori provenienti da 40 nazioni per un totale di 186 lavori così suddivisi nelle quattro sezioni di concorso:

  •   55 lungometraggi;
  • 103 cortometraggi;
  •   14 giovani;
  •   19 ciak migraction.

Le opere presentate trattano tutti i principali temi dei Diritti Umani:
Ambiente, Migrazioni, Rifugiati, Profughi, Sparizioni forzate, Tortura, Diritti dei bambini, Povertà, Violenza, Diritti delle donne, Diritti dei lavoratori.

Il gruppo di lavoro del Concorso cinematografico ha selezionato 33 film così distribuiti nelle quattro sezioni di concorso:

  • 12 lungometraggi;
  • 15 cortometraggi;
  •   3 giovani;
  •   3 ciak migraction.

I Paesi rappresentati nei film in selezione sono: Argentina, Austria, Brasile, Colombia, Croazia, Ecuador, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Honduras, Iran, Italia, Mali, Messico, Svezia, Svizzera, Turchia, USA.

Le storie sono ambientate in Argentina, Austria, Bangladesh, Brasile, Colombia, Congo, Croazia, Cuba, Filippine, Gambia, Germania, Guatemala, Honduras, Iran, Israele, Italia, Kenya, Libano, Libia, Mali, Messico, Niger, Palestina, Spagna, Svezia, Turchia, Vietnam, USA.

Tutti i film selezionati saranno visibili in forma gratuita sulla piattaforma digitale all’indirizzo www.cinenapolidiritti.online per tutta la durata del Festival, dal 17 al 28 novembre 2020.

Sezione HUMAN RIGHTS DOC (lungometraggi):
Amor en dictadura di Emilia Faur [Argentina, 58′]
Caine di Amalia De Simone [Italia, 1h03′]
Colombia in my arms di Jenni Kivistö e Jussi Rastas [Finlandia, 1h31′]
Digitalkarma di Mark Olexa e Francesca Scalisi [Svizzera, 1h18′]
Do you think God loves immigrant kids, mum? di Rena Lusin Bitmez [Turchia, 1h29′]
La febbre di Gennaro di Daniele Cini [Italia, 53′]
La niebla de la paz di Joel Stangle [Colombia, 1h27′]
Madre Luna di Daysi Burbano H. [Ecuador, 1h20′]
Nowhere di Natalie Halla [Austria, 1h01′]
O tempo que resta di Thaís Borges [Brasile, 1h13′]
¿Quién mató a mi hermano? di Ana Fraile e Lucas Scavino [Argentina, 1h28′]
Y hoy somos recordados di Camilo Pauck [Honduras, 56′]

Sezione HUMAN RIGHTS SHORT (cortometraggi):
2.a class di Jimmy Olsson [Svezia, 14′]
Amnestia di Susanna Lira [Brasile, 16′]
Arqueología de la dignidad trabajadora di Uli Stelzner [Germania, 30′]
Che Dio sia con te di Gianluca Mangiasciutti [Italia, 15′]
Gaza, un ballon, une jambe di Forget Patrice [Francia, 30′]
La rage di Aurélien Mathieu e Samir Mokeddem [Francia, 10′]
Le voyage de Yashar di Sébastien de Monbrison [Francia, 30′]
Love can’t be locked down di Naman Gupta [USA, 8′]
MALI, au coeur de l’échec di Samassekou Ousmane [Mali, 24′]
¿Por qué los matas? di Ludovic Bonleux [Messico, 12′]
Sfumato di Amirali Mirderikvand [Iran, 30′]
The city of honey di Moein Ruholamini [Iran, 7′]
The pains of the sea di Mohammadreza Masoudi [Iran, 8′]
The stamp di Lovro Mrdjen [Croazia, 19′]
Tonino di Gaetano Del Mauro [Italia, 15′]

Sezione HUMAN RIGHTS YOUTH (giovani):
Ang Lihim ni Lea di Rico Gutierrez [Filippine, 5′]
Il posto della felicità di Aliosha Massine [Italia, 15′]
La Napoli di mio padre di Alessia Bottone [Italia, 20′]

Sezione CIAK MIGRACTION:
Dem Rek: let’s go di Davide Demichelis [Italia, 32′]
Omar and us di Maryna Er Gorbach e Mehemet Bahadir Er [Turchia, 1h43′]
Twenty years now di Sandro Bozzolo [Italia, 48′]

Grazie a tutti gli autori per la loro qualificata partecipazione.