copy-logo_oriz_bianco_2.jpgSebbene sia quanto di più aberrante possa prevedere una società (insieme alla pena di morte, che è inumana anche quando non è preceduta da tormenti), purtroppo la tortura è lungi dall’essere debellata: quotidianamente nel mondo ci sono persone che la subiscono e altri esseri umani che, contravvenendo alla loro umanità, la praticano.

In Italia e nel resto d’Europa la tortura e i trattamenti inumani e degradanti sono banditi da decenni; tuttavia, per relegare definitivamente al passato pratiche terribili, ma diffuse da millenni, bisogna lavorare senza sosta nella formazione dei cittadini e bisogna  dotarsi di tutti gli strumenti opportuni. Una società che voglia davvero abolire la tortura deve impegnarsi nella prevenzione e, nel malaugurato caso in cui qualcuno contravvenga a quello che, prima ancora di essere un reato, è un imperativo morale, bisogna punire i responsabili.noury 2

Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è da sempre sensibile a questa tematica, visto che la tortura è una delle forme più gravi e palesi di violazione dei diritti umani, e quest’anno ne discute con Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, morto nel 2009 mentre era in custodia cautelare, e con esperti come i proff. Giso Amendola e Francesco Schiaffo, dell’Università di Salerno, e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, l’organismo internazionale non governativo maggiormente riconosciuto tra quelli che denunciano i casi di tortura nel mondo.

Tutti in Italia conosciamo la terribile vicenda di Stefano Cucchi e abbiamo visto le foto del suo volto martoriato; tutti sappiamo che le cause della morte furono inizialmente attribuite a una crisi epilettica, contro ogni evidenza, e che la sua famiglia, nella persona, in particolare, della sorella Ilaria, sta lottando strenuamente da anni per avere giustizia: siamo oggi, finalmente, a un punto importante, nel quale si sta verificando anche mediante le vie giudiziarie se, come sempre ipotizzato dai familiari e dai loro legali, Stefano non sia stato, invece, picchiato da alcuni membri delle forze dell’ordine e non sia morto in seguito alle percosse.

ilaria cucchi

Sua sorella Ilaria, che accoglieremo con grande solidarietà ed emozione, sarà con noi e ci aiuterà, con la sua testimonianza, a trasmettere il messaggio che in America Latina suona da decenni come “Nunca más”, “mai più”, un messaggio che riprenderemo, all’interno del festival, nel pomeriggio di giovedì 9 novembre, soffermandoci sulle sparizioni forzate che in moltissimi casi sono un ulteriore passaggio tragico dopo la tortura.

Ilaria Cucchi lotta da anni non solo per ottenere giustizia per Stefano, ma affinché in Italia ciò che è accaduto a lui non accada mai più, e per questo ha fondato l’Associazione Stefano Cucchi, con la quale Napoli vorrà collaborare. Ex-OpgL’evento è ospitato dall’ex OPG Je so’ pazzo, uno dei centri napoletani più attivi nella difesa dei diritti umani, nel quale un collettivo di giovani e non solo, ma soprattutto di giovani, il che è particolarmente significativo, lavora quotidianamente per costruire, nell’accoglienza di tutti, un mondo più umano: il Festival del Cinema dei Diritti Umani è particolarmente contento di collaborare nuovamente con loro e di aver costruito insieme a loro proprio questo incontro.

Come film da proiettare in quest’occasione è stato scelto “La sirena”, un cortometraggio di Daniele Cini che fa parte di un film, “All human rights for all”, costruito a più mani proprio sotto gli auspici di Amnesty International; Daniele Cini, che sarà ospite del Festival il 9 novembre, quando proietteremo il suo straordinario lungometraggio “Noi che siamo ancora vive”, mette in scena, con estrema delicatezza e attraverso una metafora, una donna vittima del regime dittatoriale argentino. La mattinata è coordinata dalla sottoscritta, con l’intervento e l’approvazione, come sempre, del Direttivo del Festival e in particolare del suo coordinatore, e con l’importante supporto dell’ex OPG occupato Je so’ pazzo.

Valentina Ripa

Il giorno 7 novembre, a partire dalle ore 10:00, all’ ex OPG occupato “Je so pazz”, si terrà l’incontro/dibattito “La tortura tra prevenzioni e sanzioni”. Ospite Ilaria Cucchi, modera Valentina Ripa, interverranno Giso Amendola, Francesco Schiaffo e Riccardo Noury. In apertura la proiezione de “La Sirena” di Daniele Cini.