L’ottava edizione de “I Giovedì del Cinema dei Diritti Umani” di Salerno propone un dibattito sulla cittadinanza attiva

Giovedì 20 maggio, alle ore 18.00, comincia a Salerno l’VIII edizione della rassegna cinematografica “I Giovedi del Cinema dei Diritti Umani”, promossa dall’Associazione “Cinema e Diritti” e da ART TRE, che propone quest’anno un tema di attualità per riflettere, in tre serate, sul significato della partecipazione attiva alla vita sociale.

Il focus della VIII edizione sono infatti i Beni Comuni, presupposto indispensabile della tutela e dell’esercizio dei Diritti Umani.

A sostenere il confronto con il pubblico salernitano, collegato on line con la biblioteca del Liceo Statale “F. De Sanctis” che ospiterà l’edizione 2021, saranno alcuni esponenti della vita politica e civica cittadina e nazionale, referenti delle associazioni che si battono per difendere principi di democrazia e poi registi, ricercatori e testimoni.

Ad introdurre le serate di questo interessante confronto saranno alcuni film scelti dall’archivio del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli che ispira, da sempre, la rassegna salernitana. Il professor Vincenzo Schiavone, docente del Liceo “De Sanctis” e fondatore della Biblioteca Civica dell’Istituto, intitolata al prof. Michelantonio Sena, coordinerà gli interventi col supporto di Maurizio del Bufalo, presidente di “Cinema e Diritti”.

Le serate dell’edizione 2021 saranno tre (20 e 27 maggio, 3 giugno), rispettivamente dedicate al verde pubblico, all’aggressione del suolo e all’inquinamento ambientale ed offriranno un panorama dei rischi per il patrimonio pubblico dovuti agli effetti delle crisi globali indotte dai moderni sistemi di sviluppo, e delle lotte affrontate in questi anni dalla comunità salernitana e campana a difesa del patrimonio naturale e storico delle città e del loro territorio. La cornice in cui saranno proposte le tre serate sarà di livello internazionale e permetterà una riflessione politica di ampio respiro, sempre ricondotta al contesto locale e nazionale per valutare l’impatto delle scelte generali sulle nostre vite.

  • La prima puntata (giovedi 20 maggio ore 18.00, in collegamento col sito del Liceo De Sanctis), intitolata “Verde pubblico, bene comune”, sarà introdotta dal film “Voices of Gezy” (ITA, 2014, 58 min) e ripercorrerà gli eventi collegati alla primavera turca che fu repressa brutalmente da Erdogan con l’uso delle armi contro i cittadini armati di soli cartelli che difendevano le piazze e i giardini di Istanbul in cui ci si incontrava per socializzare. L’intervento on line di uno dei registi, il milanese Carlo Prevosti, ci consentirà di rivivere quella stagione di speranze e di lotte per capire meglio la Turchia di oggi. Ma sarà anche la scintilla per parlare della controversa questione di Piazza Francesco Alario, a Salerno, dove è cominciata 5 anni fa la protesta dei cittadini che non hanno accettato le scelte della Amministrazione cittadina (e hanno aperto un contenzioso che dura ancora oggi), per difendere un giardino pubblico che si voleva trasformare dapprima in garage e poi in parco giochi, tradendone l’identità storica protetta da un decreto della Sovraintendenza. Questa sarà anche l’occasione per intervistare i protagonisti di questa vicenda e capire come la decisione sul futuro di una piccola piazza può essere assunta dall’Amministrazione Comunale con l’aiuto dei cittadini, senza generare conflitti e senza autoritarismi, immaginando una politica urbana del verde pubblico più armoniosa e al passo coi tempi. Luigi de Giacomo, segretario della Rete Nazionale dei Beni Comuni, chiuderà la riflessione raccontando l’esperienza del Comitato Stefano Rodotà e la successiva esperienza di “Generazioni Future”.
  • La seconda serata (giovedì 27 maggio ore 18.00), sarà dedicata al suolo e al suo consumo irresponsabile che affligge molte città italiane. La discussione, introdotta da un film di Caroline von Tann, “Come ripopolare i piccoli comuni” (Italia, 2020, 33 min) che racconta l’esperienza sorprendente di un piccolo centro campano, Teora, servirà da innesco per riflettere del futuro dei centri minori del nostro Mezzogiorno, ulteriormente isolati dalla pandemia, che costituiscono una risorsa troppo spesso tradita e ignorata dalle scelte del Governo e dell’Europa. Ospiti d’onore della puntata saranno due attivisti storici del movimento NO TAV della val Susa (Piemonte, provincia di Torino), Emilio Scalzo e Guido Fissore, che presenteranno un libro di Chiara Sasso sulla vita di Scalzo (“A testa alta”), coraggioso oppositore del progetto del Treno ad Alta Velocità. Scalzo, di origini calabresi, emigrato al nord negli anni 60 e oggi tenace partigiano della difesa del proprio territorio minacciato dalla realizzazione della galleria ferroviaria, ha pagato col carcere la coerenza delle sue scelte. Una storia esemplare sullo sfondo della lotta civica dei valsusini che dà lo spunto per discutere poi della cementificazione rapidissima di Salerno, che è tra le città italiane più offese dal nuovo cemento e da un sistema di sviluppo monotematico che privilegia gli interessi di pochi e non dà spazio ai fermenti civili e alle necessità dei giovani. Al dibattito sono stati invitati esperti ed attivisti salernitani che hanno sostenuto la lotta contro la costruzione del Crescent e che sono stati testimoni dell’ultimo ventennio di trasformazioni urbane.
  • La serata di chiusura (giovedì 3 giugno dalle ore 18.00, che speriamo di celebrare in presenza nell’Auditorium del Liceo “De Sanctis”, altrimenti on line, ospiti ancora dal sito web del Liceo), avrà come tema centrale l’inquinamento delle acque e del suolo ad opera, tra l’altro, dei rifiuti tossici delle lavorazioni industriali. Il caso in esame è quello dell’area a nord di Napoli, più nota come “Terra dei Fuochi” su cui sono stati scritti numerose relazioni e articoli per documentare la Chernobyl italiana che produce veleni da oltre vent’anni, danneggiando la salute dei residenti e ipotecando il futuro delle giovani generazioni. Le testimonianze sulla Terra dei Fuochi saranno curate dall’Associazione “Generazioni Future”, emanazione diretta del Comitato Stefano Rodotà, che parteciperà alla serata con Raffaele Zito, Mimmo Mallardo e Michele Mosca. E proprio con un film su Chernobyl, girato trent’anni dopo l’esplosione della centrale atomica ucraina, si aprirà la serata conclusiva. Il film “Stalking Chernobyl: exploration after apocalypse” (USA, Ucraina, 2019, 57 min) è firmato da una regista del Cinema dei Diritti Umani molto famosa, Iara Lee, che ha prodotto quest’opera per mostrare, senza veli, a cosa saranno destinati i nostri territori se non cambieremo idee sul modello di sviluppo globale e sull’uso delle energie. A presentarlo, Francesco Quatrano, collaboratore di Iara Lee. La chiusura della serata è affidata al racconto delle lotte dei salernitani contro i veleni delle Fonderie Pisano e delle inadempienze istituzionali nei casi di rischio della salute pubblica, ipocritamente contrapposte al diritto al lavoro.

La rassegna “Diritti Umani e Beni Comuni” intende promuovere la nascita a Salerno di un Comitato per i Beni Comuni che esprima la sensibilità della cittadinanza salernitana verso la tematica dei Beni Comuni e dia un contributo reale alla crescita partecipata della Città e delle sue istituzioni.