Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, sempre impegnato nella costruzione di Orizzonti di pace promuove un’iniziativa che si terrà venerdì 1o ottobre 2021 alle ore 16 in modalità a distanza al link:
https://us02web.zoom.us/j/85465806568?pwd=ME9FU2pKbVQ0ME5HK3pRZjdwbDBFQT09

Nel 1957, con il film Orizzonti di gloria Stanley Kubrick mostrò al mondo in modo incisivo e indimenticabile la follia della guerra. Come e più di allora, è necessario oggi costruire orizzonti di pace e questo può avvenire solo attraverso strategie e scelte di vita nonviolente.

© Operazione Colomba

Venerdì 1o ottobre 2021, dalle ore 16 alle ore 18, sarà ospite (in modalità a distanza) del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, dell’Università di Salerno (Dipartimenti di: Scienze Giuridiche; Scienze Politiche e della Comunicazione; Studi Umanistici), e della Rete di Solidarietà Colombia Vive, nell’ambito delle attività della campagna internazionale Jai Jagat (in italiano, “Salviamo il pianeta!”), la Comunità di Pace di San José de Apartadó, che ha sede in una piccola zona rurale della Colombia e rappresenta uno straordinario esempio di vita nonviolenta in situazione di conflitto armato e di perseveranza nella propria scelta radicale che implica anche l’adesione a un modello economico alternativo.

Alcuni membri della Comunidad de Paz, insieme alle volontarie e ai volontari di Operazione Colomba – Corpi nonviolenti di pace dell’APG23 che li accompagnano da molti anni, e al prof. Rubén Darío Pardo Santamaría (Universidad del Quindío), ci spiegheranno che cos’è e come vive la comunità di pace, quali sono state le difficoltà incontrate negli anni e quelle attuali, ma anche quali sono i benefici della loro scelta straordinaria. Alcuni minuti del film di Daniele Cini La febbre di Gennaro (ITA 2020), proiettati alla presenza del regista, ci mostreranno un esempio eclatante di quali rischi corra la comunità di pace e di come essa sappia reagire agli attacchi violenti.

© Operazione Colomba

Una testimonianza presente in quel frammento del documentario mostrerà con grande efficacia tra parole, sguardi e immagini ciò che di solito appare difficilissimo, forse impossibile da viversi.
Se gli impegni di quel giorno glielo permetteranno sarà con noi anche Gennaro Giudetti, protagonista del film, cooperante che ha operato a San José de Apartadó e in molti altri luoghi ed è attualmente impegnato in Venezuela nella zona di confine con la Colombia. Ma il 15 luglio 2020 un altro cooperante italiano, Mario Paciolla, è stato ucciso in Colombia, a San Vicente del Caguán, mentre lavorava in una missione ONU volta a verificare l’attuazione degli Accordi di Pace firmati nel 2016. È morto lì in circostanze non ancora chiarite e, per il suo lavoro presso le Nazioni Unite, in una situazione dolorosamente unica anche in un Paese dove le uccisioni di difensori dei diritti umani sono, purtroppo, frequenti. Saranno con noi i genitori di Mario Paciolla e le loro legali Alessandra Ballerini ed Emanuela Motta, impegnate nella costruzione di un processo che speriamo possa far luce sull’accaduto, garantendo verità e giustizia, e ci accompagneranno alcuni amici di Mario che subito dopo la sua scomparsa hanno costituito il gruppo “Verità e giustizia per Mario Paciolla”.
Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano che attualmente vive a Napoli dopo anni trascorsi nella baraccopoli di Korogocho (Kenia) e in altri vari luoghi, condividendo la sua vita con gli impoveriti, con il suo esempio e con le sue analisi della realtà è un faro da decenni per chi voglia percorrere strade di pace e tirerà le somme dell’incontro dando sicuramente, come sempre, importanti suggerimenti per il cammino.

L’iniziativa è patrocinata, oltre che dalle entità sopracitate, da Oraword Mandala – estensione in Messico e in Italia della Università Gujarat Vidyapith (fondata da Gandhi in India nel 1920), dal Centro Gandhi di Pisa, dal Centro Studi sull’America Latina, dal comitato Verità e Giustizia per Mario Paciolla. Parteciperanno anche alcuni membri di Jai Jagat Spagna e di Jai Jagat Francia (rispettivamente Rodrigo del Pozo e la sua organizzazione “Desde abajo”, che ha sede a Burgos ed è gemellata con la Comunità di Pace; Isaline Merle d’Aubigné, che ha lavorato ad Apartadó mentre Mario Paciolla era a Bogotá e condivideva con lui le attività svolte con le Brigadas Internacionales de Paz).

L’iniziativa è stata ideata ed è coordinata da Valentina Ripa, ricercatrice confermata e professoressa aggregata di Lingua e Traduzione – Lingua Spagnola presso l’Università di Salerno e membro dei gruppi promotori. Si terrà in linea, sulla piattaforma Zoom, e sarà disponibile anche in differita, sul canale YouTube del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli e sulle pagine Facebook dei vari gruppi coinvolti.