Napoli, 10-20 novembre 2021

Ciccio Capozzi

La XIII edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli (10-20 novembre 2021) si aprirà nel nome di Ciccio Capozzi, critico cinematografico, tra i fondatori del nostro Festival, recentemente scomparso,  e darà voce a tutte le persone che, nel mondo, sono oggetto di persecuzione in nome di una legalità senza giustizia, nei propri Paesi di origine, in territori occupati da altri o in quelli devastati per gli effetti di un modello di sviluppo insostenibile che distrugge le risorse naturali del pianeta, ipotecando la salvezza delle future generazioni, nel viaggio o all’arrivo in terre straniere, immaginate come ospitali e invece protette da barriere sempre meno valicabili.

Anche nei Paesi come l’Italia la cui tradizione democratica, sebbene recente, appare salda, la disobbedienza civile ed anche, più semplicemente, la manifestazione del dissenso, possono essere penalizzate da usi molto discutibili della legge, come dimostra la repressione che investe da anni il movimento NO-TAV nella Val di Susa (Piemonte) che si oppone ad una “grande opera” che appare manifestamente inutile e dannosa, o la vicenda umana di Domenico Lucano, già sindaco di Riace, colpito da una condanna abnorme e da una successiva campagna diffamatoria, per avere ospitato centinaia di rifugiati nel suo paese, nel cuore della Calabria, in un’area afflitta cronicamente da spopolamento e sottosviluppo. Persino in America Latina – il “subcontinente” dal quale deriva anche questo nostro Festival – si sta affermando pericolosamente la pratica del “Lawfare” per mettere a tacere l’opposizione politica in nome di un uso distorto e tendenzioso delle leggi e della giustizia dei tribunali.

Il Festival di quest’anno vuole dunque mettere in luce, accanto a casi di persecuzione che potremmo definire storici come quelli dei Palestinesi e dei Saharawi, alcuni fenomeni, meno conosciuti, di accanimento della norma, talvolta ammantati di una presunta legalità, raccontando storie di esseri umani perseguitati da un sistema che li impoverisce o li discrimina per motivi etnici, religiosi, culturali, di genere etc.

NO TAV – Val Susa

L’edizione del 2021 è specificamente dedicata alla comunità della Val Susa che fieramente si oppone da oltre trent’anni al passaggio del percorso del Treno ad Alta Velocità che dovrebbe collegare Kiev a Lisbona; la loro protesta difende l’identità dei luoghi, la salute della comunità e il patrimonio umano della Valle dall’assalto demolitorio ed irreversibile del cemento e da un progetto di devastante impatto ambientale.

Ma negli Eventi Internazionali del Festival 2021 troveranno posto anche le lotte degli Hazara afghani che resistono ai Talebani, come già nel passato alle dominazioni del loro Paese, degli Ezidi sottoposti a genocidio dall’Isis, dei Saharawi e dei Palestinesi, da sempre perseguitati nella loro terra, dei Curdi, dei Siriani e dei Sami scandinavi o dei Bielorussi che, nel cuore dell’Europa, mostrano le contraddizioni più violente delle cosiddette democrazie, dei nuovi sovranismi, del pensiero unico che omologa il pianeta. Popoli dimenticati, guerre silenziose e vittime senza giustizia, in un mondo sempre più veloce e indifferente al dolore, dove il nostro Cinema ritrova la sua missione originale di denuncia e di resistenza.

Ancora una volta saremo vicini alla rete Human Rights Film Network patrocinata da Amnesty International di cui il nostro Festival è parte dal 2009. Saremo solidali con i nostri amici di WATCH DOCS di Minsk (Bielorussia) e di FiSahara, dando spazio ai loro film e alle loro storie in un momento in cui la persecuzione dei rispettivi regimi non consente di celebrare il Festival.

Registi, attivisti, donne e uomini che lottano, rischiando la propria vita e la libertà individuale, ci spiegheranno cosa vuol dire subire la violenza del potere e delle leggi imposte da chi governa o dall’invasore, accompagnando le testimonianze con le immagini del Cinema dei Diritti Umani e con le voci di chi documenta le lotte.

Un Festival finalmente in modalità mista, in presenza e online, in un’Italia rallentata dalla pandemia, con decine di film in concorso provenienti da 40 Paesi e visionabili gratuitamente, per tutta la durata della manifestazione, dal sito online, ad ingresso libero come tutti gli incontri della manifestazione. Oltre 40 film e 5 categorie di concorso, premi e menzioni speciali anche dai nostri sponsor: LESS Onlus, Federazione Italiana dei Circoli di Cinema (FICC) e un Premio Speciale per la Pace istituito dalla Ambasciata Elvetica in Italia. E come sempre il premio Youth per i film dedicati ai giovani, assegnato da scuole, scout e ragazzi provenienti da esperienze di libertà limitata e il Premio Platea Diffusa per il pubblico che ci segue da tutt’Italia.

Un Festival che coinvolge la città di Napoli, attraversando i suoi quartieri e i luoghi della Cultura, mobilitando associazioni e istituzioni, scuole e università, gente comune ed esperti. Per confermare a Napoli il ruolo di “Capitale dei Diritti Umani” e al Cinema il senso più autentico e politico del suo linguaggio.

Vi aspettiamo a Napoli, dal 10 al 20 novembre, in rete e in presenza, da Piazza Forcella ai centri sociali, fino al Museo Nazionale, insomma in tutti i luoghi  in cui andremo incontro alla Città, alla sua gente e a tutto il nostro affezionato pubblico.

Nota: per il programma degli eventi internazionali, consultare la pagina Facebook del Festival o www.cinenapolidiritti.it, sito ufficiale della manifestazione. Per visionare i film in concorso e i video in differita degli eventi consultare, a partire dal 10 novembre p.v., il sito www.cinenapolidiritti.online.