Sarà Simonetta Gola, moglie di Gino Strada e responsabile della Comunicazione di Emergency, a chiudere, con un tocco di nostalgia, la IX edizione della rassegna di Cinema dei Diritti Umani salernitana.

A farle da scorta, due esperti dirigenti di Emergency in Campania, Sergio Serraino e Peppino Fiordelisi, rispettivamente del presidio di Castel Volturno e di Ponticelli, per testimoniare l’impegno, sul nostro territorio, della ong fondata da Gino e Teresa Sarti.

A Simonetta, curatrice dell’ultimo libro di Gino Strada “Una persona alla volta” toccherà anche il compito di presentare questo best seller e aiutarci a riflettere su alcuni passaggi dell’opera che sembra essere un testamento morale più che una biografia.

Sarà questa l’occasione per ricordare la visita che Gino fece al Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli nel 2018, dando un tocco indimenticabile di umanità all’incontro con i detenuti della Casa Circondariale di Poggioreale (Napoli) e, in serata, animando la discussione nella Biblioteca Annalisa Durante di Forcella, mentre in Italia furoreggiavano i decreti Salvini e il primo governo Conte, passato alla storia per la durezza dei trattamenti riservati ai profughi raccolti dalle navi umanitarie.

Oggi più che mai l’assenza di Gino ci costringe a rivedere gli atteggiamenti della nostra politica, nazionale ed europea, e a difendere i simboli della democrazia, i Diritti Umani e i presidi che traballano sotto la spinta della pandemia, della guerra, del riemergere di atteggiamenti razzisti e disumani verso le fasce più deboli della società, soprattutto verso i profughi e i migranti. Le parole di Gino, i suoi insegnamenti, ci aiuteranno senz’altro a trovare un possibile percorso di uscita da questo stallo civico in cui siamo immersi.

Per questo il suo libro appare oggi come un vademecum di passione e di solidarietà che può accompagnarci nei mesi e negli anni che verranno.

Diamo quindi il benvenuto ad Emergency a Salerno e a Simonetta Gola.

E ringraziamo ancora gli amici e le amiche di DEEP (Democrazia e Partecipazione) che hanno diviso con noi queste giornate e i dirigenti dell’Archivio di Stato di Salerno, Raffaele Traettino e Salvatore Amato, che ci hanno ospitato con attenzione e cortesia rendendo possibili i nostri appuntamenti aperti al pubblico salernitano.

Arrivederci all’anno prossimo.