Human Rights Doc

CAMUFLAJE di Jonathan Perel
Argentina, 1h29′
Lo scrittore Félix Bruzzone incarna un corridore che ha un’ossessione per Campo de Mayo, la più grande unità militare dell’Argentina. Principale centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio durante l’ultima dittatura, è anche il luogo in cui sua madre è scomparsa nel 1976. Félix incontra personaggi che gli permettono di entrare ed esplorare questo luogo così carico di storia.

EL CIELO ESTA ROJO di Francina Carbonell
Cile, 1h14′
L’incendio nel carcere di San Miguel nel 2010 ha provocato la morte di 81 prigionieri. Solo pochi registri dell’incidente erano a disposizione della stampa. Questo documentario ha pieno accesso al casellario giudiziale. Attraverso il riutilizzo di questi materiali autorizzati verrà verificata la loro natura di prova. Come e fino a che punto possiamo guardare i resti di quell’oscuro episodio?

EVERY SINGLE MINUTE di Erika Hníková
Rep. Ceca, 1h20′
Gli Hanuliak, una coppia slovacca, hanno deciso di allevare il figlio secondo il Kamevéda, un approccio complesso allo sviluppo delle capacità motorie e dell’intelletto del bambino. Questo film documenta un anno nella vita di Miško, un bimbo di quattro anni, in cui non si perde un minuto perché i momenti di riposo sono solo una preparazione per il prossimo risultato.

HOSTILE di Sonita Gale
Regno Unito, 1h37′
Il complicato rapporto del Regno Unito con le sue comunità di migranti, raccontato attraverso le storie di quattro migranti provenienti da ambienti neri e asiatici. Il film rivela l’impatto dell'”ambiente ostile”, un termine usato dal governo del Regno Unito nel 2012 per descrivere l’atmosfera che voleva creare per i migranti, con l’intenzione di spingerli ad andarsene spontaneamente. Hostile esplora come le vite degli studenti internazionali, dei membri della generazione Windrush e dei cosiddetti “migranti altamente qualificati” sono state influenzate. Dopo decenni di politiche ostili sull’immigrazione, la Gran Bretagna ha raggiunto un punto di crisi. Con l’entrata in vigore della Brexit, del sistema di immigrazione a punti e della legge sulla nazionalità e sui confini, il film si chiede: una volta che l'”ambiente ostile” avrà preso di mira tutti i migranti, a chi si estenderà?

IL PAESE DELLE PERSONE INTEGRE di Christian Carmosino Mereu
Italia, 1h46′
Il film racconta la ricerca di libertà di quattro cittadini burkinabé: un musicista leader della rivoluzione iniziata nell’ottobre 2014 (l’icona della scena reggae Sams’K Le Jah, premiato da Amnesty International come Ambasciatore di coscienza), un candidato alle imminenti elezioni, un minatore impegnato nella lotta sindacale e una madre che deve occuparsi di una famiglia povera e numerosa, tutti accomunati dalla speranza che il proprio paese possa presto diventare davvero libero e giusto: il “paese delle persone integre”, come l’aveva chiamato il rivoluzionario Thomas Sankara, il cui ricordo è ancora vivissimo nella popolazione.

LAS ABOGADAS di Victoria Bruce
USA – 1h34′
Per quattro donne straordinarie che praticano il diritto dell’immigrazione, la crisi dei rifugiati è una questione che non possono ignorare. Las Abogadas segue quattro avvocatesse in un’odissea pluriennale tra il 2018, quando gli Stati Uniti sotto la presidenza Trump ribaltano ogni legge per proteggere coloro che fuggono dalla violenza e dalla guerra, e il 2021, quando le cose non migliorano (e in qualche modo peggiorano) sotto il presidente Biden. Rebecca Eichler allestisce una clinica legale in un furgone Volkswagen in mezzo a 5.000 migranti disperati; Charlene D’Cruz costringe le guardie di frontiera a seguire la legge e ad accettare tre bambini disabili negli Stati Uniti; Mulu Alemayehu attraversa il confine per assistere i migranti africani bloccati a Tijuana; Jodi Goodwin fornisce consulenza legale alle famiglie che desiderano disperatamente arrivare sul suolo americano.

LOS ZULUAGAS di Flavia Montini
Italia, 1h20′
Nel tentativo di capire le scelte radicali dei suoi genitori, un figlio dei guerriglieri torna in Colombia dopo 25 anni di esilio e scava nell’archivio di famiglia. Filmati straordinari e scritti privati rivelano conflitti senza fine e ricordi dolorosi. Inizia così un dialogo impossibile.

MARA di Sasha Kulak
Francia, 1h01′
Il documentario cattura le mutevoli emozioni della gente comune in seguito alle elezioni in Bielorussia del 2020. La narrazione invita lo spettatore a unirsi a Mara mentre osserva lo svolgersi della storia, perseguitata dalle scene sulla strada in cui è presa tra l’affrontare la sua realtà e la fuga nei suoi sogni. Questo è un saggio su un incubo comune, un incubo che ha unito un’intera nazione.

NO TEMEMOS MIEDO di Manuele Franceschini
Italia, 1h10′
L’aumento del prezzo del trasporto pubblico scatena una ribellione inaspettata. Ad esplodere è la rabbia popolare, che affonda le radici in decenni di malcontento, conseguenza di un selvaggio sistema neoliberale che ha privato la gente dei servizi più essenziali, in un paese mai tornato ad una vera democrazia a trent’anni dalla fine della dittatura di Pinochet. Sin dai primi giorni della ribellione si comincia a sentir parlare di una nuova leggenda urbana, la Primera Linea, un servizio d’ordine spontaneo che difende i manifestanti. Scene di protesta e guerriglia urbana attraversano le strade e le piazze del paese. Il popolo affolla la celebre Plaza Italia, la zona zero delle manifestazioni cilene, ribattezzata ormai Plaza de la Dignidad. La repressione della polizia cilena è brutale.

PORTRAIT di Yael Kipper e Ronen Zaretzky
Israele, 1h23′
Il film racconta in modo toccante e commovente le storie di donne della società israeliana che sono state uccise dai loro partner. Il film documenta in tempo reale anche le donne che potrebbero essere le prossime vittime, donne che quotidianamente subiscono violenze. Insieme guardano la telecamera e reclamano il loro diritto a vivere liberi da minacce e paure.

RANCHO di Pedro Speroni
Argentina, 1h12′
In un carcere di massima sicurezza un pugile cerca la sua libertà e riceve consigli dal capo del padiglione, un uomo che è stato imprigionato per 30 anni ed è il faro di tutti quelli all’interno. C’è anche un gruppo di giovani che sognano di essere milionari e un giovane che entra per aver ucciso il suo patrigno. “Rancho” testimonia gesti, tensioni e momenti unici che aiutano a costruire un racconto corale di personaggi, non solo uniti dal carcere, ma anche dalla violenza e dalla marginalità in cui sono cresciuti.

STORIA DI NESSUNO di Costantino Margiotta
Italia, 1h21′
Giovanni Lo Porto sembra avere un destino già scritto. Ma riesce a spiegare le ali e spiccare il volo. Studia, viaggia, diventa cooperante. Muore, troppo giovane e dopo tre anni di prigionia, sotto il fuoco amico di un drone Usa.

VAI E VEM di Fernanda Pessoa e Chica Barbosa
Brasile, 1h23′
L’anno in cui tutto è radicalmente cambiato, dove i confini reali e invisibili hanno assunto un’altra dimensione, è la radice di una provocazione filmica. Due amiche, separate dall’emisfero nord e sud d’America, danzano nel tumulto di immagini, violenze, frustrazioni e desideri. Lo fanno attraverso un gioco dove registrare se stesse e le donne che le circondano diventa un dialogo che diventa reale e vivido, come un abbraccio deciso a resistere alla distanza.

VOICELESS. EL GENOCIDIO SILENCIADO di Víctor G. Villavieja e Martín Soto
Spagna, 1h03′
Nel 1993 il presidente del Burundi viene assassinato e un’ondata di violenza etnica inonda il Paese. Anni dopo, Lievin Manisha, uno dei sopravvissuti a quel massacro, denuncia la violenta crisi che colpisce ancora milioni di burundesi. Mentre cerca di curare le sue ferite personali, svela la storia nascosta del suo Paese, una verità oscura che era stata sepolta.

ZINDER di Aicha Macky
Niger, 1h23′
Nella cittadina di Zinder in Niger, nella zona povera di Kara-Kara, un tempo il quartiere dei lebbrosi, regna una cultura di violenza delle bande. Un gruppo di giovani prova a liberarsi da questa violenza, alcuni cercano di mettere su famiglia e farsi una vita piuttosto che finire in prigione. Aicha Macky, originaria di Zinder, filma la loro vita quotidiana, divisa tra le bande e le famiglie.