filminconcorso

9 NOVEMBRE, TEATRO DELL’ACCADEMIA, ORE 20.00
10 NOVEMBRE, SLASH ART/MUSIC, ORE 16.30

• MY FATHER’S LAND (Trinidad and Tobago, 2014, 62 min) di Miquel Galofre
Papà Jah, un umile giardiniere, ha vissuto nelle Bahamas per 40 anni. Ritorna a Haiti per vedere suo padre di 103 anni e ritrovare la terra che ha lasciato.

• 23 30 A CAPTIVE STORY (SPA, 2014, 70 min) di David Marrades
Le storie di Mourtada, Samuel e Peggy portano alla luce il mondo oscuro e inquietante dei centri di detenzione per gli immigrati clandestini che non hanno commesso un (grave) reato. Con un’analisi approfondita da parte di esperti con diversi background, strategie e prospettive, impariamo a conoscere il costo umano rilevante del sistema di trattamento dell’immigrazione.

Cortometraggi

• THE CHICKEN (Germania, 2014, 15 min) di Francois Morisset
Come regalo per il suo sesto compleanno, Selma ottiene un pollo vivo. Quando si rende conto che l’animale sta per essere ucciso per sfamare la famiglia, decide di salvarlo e di liberarlo, ignara delle conseguenze che tale azione comporterà. Durante il tentativo di riportare il pollo mancante, la mamma di Selma diventa bersaglio dei colpi di un cecchino. Sarajevo, anno 1993.

• SELFIE (Iran, 2015, 1,54 min) di Ali Erfan Farhadi
Amici e personale dell’ospedale provano a fare un selfie con un giovane malato di cancro.

• DOGWOOD (Turchia, 2015, 6,02 min) di Hasan Gunduz
Nel 1980, le forze armate avevano messo in scena un colpo di stato in Turchia. In quei tempi difficili pieni di ricordi bui in cui 230.000 persone sono state processate nei tribunali e centinaia di persone hanno perso la vita, la società era divisa in due, la sinistra e la destra.

10 NOVEMBRE, TEATRO DELL’ACCADEMIA, ORE 20.00
11 NOVEMBRE, SLASH ART/MUSIC, ORE 16.30

• GENTE DEI BAGNI (ITA, 2014, 60 min) di Luigi Pepe
Un piccolo edificio di mattoni rossi si distingue con una grande luce al neon: Bagni (bagni). Questo è l’ultimo bagno pubblico nella città in cui tutti possono fare una doccia. E ‘un microcosmo di storie delle persone raccontate durante uno dei momenti più intimi della loro routine: l’igiene personale. E ‘un luogo di incontro per persone provenienti da ambienti sociali molto diversi che, però, hanno gli stessi bisogni. E ‘un luogo di conflitto, dove la povertà assume le caratteristiche di violenza e rabbia, a causa della vergogna e del razzismo. E ‘un luogo di integrazione, perché, dove la povertà si sofferma, la condivisione, l’altruismo sono i valori per una rinascita

• NO PASARAN – A story of men and women who fought against Fascism (Germania, 2015, 73 min) di Daniel Burkholz
“Per cosa hai combattuto?” questa è la domanda che viene posta al 96enne austriaco Gerhard Hoffmann, ex membro delle Brigate Internazionali e della Resistenza francese, che ha combattuto contro il fascismo e che risponde con molto premura: “Come posso rispondere in poche parole?”. No pasaran cerca risposte in un viaggio attraverso l’Europa per incontrare gli ultimi testimoni viventi di questi eventi. Nel mirino di questo film documentario multinazionale sono i percorsi di vita dei destini di Vincent Almudever e suo fratello Giuseppe Almudever (che nel frattempo vive in Francia), Rosario Sanchez Mora (Spagna), Herman Scheerboom (Paesi Bassi), Giovanni Pesce e sua moglie Onorina Brambilla Pesce (Italia), Kurt Goldstein (Germania) e Gerhard Hoffmann (Austria). Quando decisero volontariamente di unirsi alla lotta, erano tutti adolescenti. Ma nessuno di loro si aspettava una odissea di 10 anni sui campi di battaglia d’Europa e attraverso i campi di concentramento o di sterminio fascisti fino al ritorno a casa. «Senza dubbio, questo film sarà catturare l’interesse di tutti quelli che amano la democrazia e la libertà” dice Vincent Almudever, combattente della Resistenza nella guerra civile spagnola e della seconda guerra mondiale

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• ELMANDO (Romania, 2014, 3,23 min) di Anton Octavian
Elmando è la storia di un bambino congolese, nato vicino alla foresta di Kivu. La sua vita tranquilla prende una tragica piega quando il suo villaggio viene attaccato e sua madre viene rapita. Ispirato a fatti realmente accaduti, il giovane Elmando affronta un epico viaggio attraverso l’Africa, pericolosa ma bella, in cerca di lei.

• LA SMORFIA (ITA, 2015, 16,30 min) di Emanuele Palamara
A causa di un ictus che ha storpiato il suo viso in una terribile smorfia, Carmine, vecchio cantante napoletano, rimane bloccato a vita su una sedia a rotelle. Il suo sogno e obiettivo sarà tornare ad ogni costo nel teatro dove è stato consacrato come il grande erede della canzone napoletana. L’ostacolo più grande da superare, però, sarà sua sorella Nina.

RELIGATIO (Canada, 2014, 3,22 min) di Jaime Giraldo
Esistenze sospese ad un nodo scorsoio impegnate in una lotta per evitare di cadere nel vuoto sottostante.

11 NOVEMBRE, TEATRO DELL’ACCADEMIA, ORE 20.00
12 NOVEMBRE, SLASH ART/MUSIC, ORE 16.30

• UN GIORNO A WAMBA (ITA, 2014, 70 min) di Francesco Mansutti
Wamba è un villaggio perduto nell’immensa foresta pluviale africana nel NE della Repubblica Democratica del Congo. Euphrasie e Ignace, due adolescenti, vivono qui, ben oltre i confini della globalizzazione. Il film racconta un giorno nella loro vita, dall’alba al tramonto. Un tempo segnato da una “normalità” impossibile.

• FISHERMEN’S CONVERSATION (UK, 2014, 68 min) di Bove Makiedo
Il film è una ricerca su un’isola del Mediterraneo, è l’ode di una giovane donna a suo nonno e un ritratto di un gruppo di uomini che lottano per conservare il loro sostentamento da pesca, in un panorama in rapida evoluzione. Prendendo il titolo dal poema epico di un grande poeta dell’isola, Petar Hektorović, il film usa dialoghi minimi e la narrazione in un documentario in parte fly-on-the-wall che lamenta i saccheggi del turismo in Croazia e l’avidità che li provoca. Allo stesso tempo, il film celebra la conservazione di un modo di vita che aiuta a preservare l’identità dell’isola. Attraverso i viaggi con i pescatori che prendono il largo per vivere le loro esperienze, il film incoraggia lo spettatore ad accettare che non tutto è perduto se ci si può ancora permettere il tempo di fermarsi, una volta ogni tanto.

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• THE LIVES OF OTHERS (Iran, 2015, 1,40 min) di Ali Zare Ghanatnowi
Una giovane ragazza che non ha alcuna speranza di continuare a vivere è di fronte a nuove circostanze.

• ELECTRIC CHAIR (Messico, 2015, 2,20 min) di David Munoz Velasco
Un uomo viene giustiziato sulla sedia elettrica, tuttavia, il motivo che sta dietro la sua esecuzione è più terrificante della sua morte.

• LAYLA (Egitto, 2015, 15 min) di Houzan Abdo
Una storia che si svolge in un tempo e in un luogo sconosciuti, Layla inizia la sua giornata con le normali attività, mangiare, lavarsi e aspettare il marito come ogni giorno, da moglie fedele. Il tempo passa e Layla riceve tante lettere dal marito dal fronte di guerra che le dice che tornerà presto, ma i mesi passano e niente accade tranne la sua attesa e la fedeltà per il marito fino a quando lui non torna a casa dopo che lei ha fermato il conteggio degli anni e Lalya è sconvolta dal suo ritorno dopo tutti questi anni.

12 NOVEMBRE, TEATRO DELL’ACCADEMIA, ORE 20.00
13 NOVEMBRE, SLASH ART/MUSIC, ORE 16.30

• IL FUTURO È TROPPO GRANDE (ITA, 2014, 80 min) di Michele Citoni
Un doppio ritratto, e due auto-narrazioni vivide di Re e Zhanxing, due giovani di seconda generazione nell’ Italia di oggi, su studio e lavoro, la famiglia e l’amore, le aspettative e le paure. Re è nato in Italia in una famiglia filippina. Vive a Roma con i suoi genitori e la sorella, è impegnato, frequenta l’università, lavora, e un giorno spera di essere realizzato nel campo delle arti. Zhanxing è nato in Cina e, all’età di dieci ha raggiunto i suoi genitori che si erano trasferiti in Italia. Si è laureata, vive da sola, è alla ricerca di una definizione chiara di se stessa e cercherà di trovarla viaggiando verso le proprie origini. Sono giovani, e diventano adulti immaginando un futuro che coincida con i loro sogni. Le immagini amatoriali girate dai due protagonisti si intrecciano con quelle degli autori, fornendo allo spettatore una narrazione composita e originale.

• IF SHEEP WERE PINK (Serbia, 2015, 29,14 min) di Djurdjija Radivojevic
Marco è l’unico bambino del villaggio. La sua infanzia è solitaria, noiosa e focalizzata sugli adulti. La cosa cambia quando incontra Lacho, Biber e Shotka, che sono venuti ad aiutarlo nella lotta per i diritti dei bambini. Marco vive l’avventura e la vera gioia di crescere.

• WELCOME (Spagna, 2014, 27,39 min) di Javier Fesser
Un’innovazione incredibile raggiunge una piccola scuola persa nel cuore delle Ande peruviane e rivoluziona la vita di tutta la comunità: internet. Essa porta il mondo davanti alla porta di casa, ma, ancora più importante, offre al mondo la possibilità di scoprire finalmente cosa sta succedendo nel remoto villaggio di Ingatambo.

• CANILE (Italia, 2014, 16, 20 min) di Massimiliano d’Agostino
La Dottoressa Guerra, un funzionario del Ministero del Lavoro, visita un canile con il suo fidato assistente Gian Maria per un controllo di routine. Gioda, il guardiano del canile, mostra loro le gabbie dove sono rinchiuse persone: un professore, un meccanico, un disabile. Gli scarti della società. Come al solito la Dottoressa Guerra assolve al suo compito con freddezza ma accade qualcosa di imprevisto che scuote il suo cinismo.

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