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Coltivare la memoria è un buon modo di difendere i Diritti Umani, un dovere per ognuno di noi, ed è inaccettabile che una intera comunità possa smarrire il ricordo e non essere più testimone del proprio passato.

vlcsnap-2017-10-10-11h50m56s227E’ il caso degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) che sono stati formalmente cancellati dalla storia sanitaria e giudiziaria del nostro Paese, ma hanno lasciato segni indelebili nel ricordo di chi è stato internato e nella vita di molti operatori sanitari.

Sono storie che sanno di abuso e violenza, che molti vorrebbero dimenticare, protette dal silenzio di mura e porte chiuse, le storie di chi è stato abbandonato dalle istituzioni, dalla società intera, i cosiddetti “malati di mente”. Il Festival 2017 torna su queste storie nascoste, come ha fatto altre volte nel passato, per capire dove sta andando la cura del disagio mentale nel nostro Paese.

Abbiamo scelto di cominciare, mercoledi 8 novembre alle 10.00, con un film, “La stanza delle pietre e del cielo”, che ripercorre la storia degli OPG e lo mostreremo agli studenti universitari del Suor Orsola Benincasa; l’opera è stata realizzata da tre giovani cineasti, Sara e Cristiana Grilli e Francesco Toscani, commossi dai racconti e dalle testimonianze raccolte durante una loro ricerca.

griili e toscaniSi tratta di un bel documentario e anche di un documento scientifico, arricchito dai contributi di esperti e da interviste ai protagonisti, che ci aiuterà a riflettere sui limiti e le aberrazioni che queste strutture hanno introdotto nel trattamento delle patologie mentali e come e se sono state superate dall’attuale ordinamento (REMS).

Il dibattito che seguirà alla proiezione (“La fossa dei serpenti. Logiche e prassi del manicomio criminale”), introdotto da Antonello Petrillo e moderato da Stefania Ferraro, partirà da queste immagini e dal commento degli autori e coinvolgerà Antonio Esposito ed Elena Cennini che hanno sviluppato studi nel settore e pubblicato alcune delle opere che hanno ispirato il film.

Il tema della salute mentale sarà ripreso nel pomeriggio, a Piazza Forcella, dove il Festival rievocherà il Carnevale del 1990 trascorso dentro le mura dell’allora Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, attraverso le immagini inedite offerte da Tony de Vito e le parole del Maestro Roberto de Simone, accompagnate dal commento degli psichiatri Stefano Vecchio e Fedele Maurano, testimoni di quegli anni.

vlcsnap-2017-10-27-05h23m36s940Non sarà soltanto un dejà vu, ma un’occasione per ripensare alla evoluzione che il settore della psichiatria ha avuto, a partire dalle ipotesi basagliane di quegli anni, e riflettere sul possibile futuro con l’aiuto di un esperto di questioni sanitarie, Michele Capano, estensore della proposta di legge di modifica del Trattamento Sanitario Obbligatorio.

Il Festival aprirà la giornata della salute mentale mercoledì 8 novembre alle ore 10.00 presso l’Università Suor Orsola Benincasa, in corso Vittorio Emanuele, 242 con la proiezione de “La stanza delle pietre e del cielo” e gli interventi di Antonello Petrillo, Antonio Esposito, Elena Cennini e degli autori del film e, in serata, proseguirà a Piazza Forcella, in via Vicaria Vecchia 23, alle 17.30, con la proiezione delle immagini inedite del Carnevale 1990 all’Ospedale Leonardo Bianchi. Il dibattito sarà moderato da Stefano Vecchio.

Locandina evento Suor Orsola Benincasa (124 download)