saharawiIl Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli fa parte, dal 2009, del circuito Human Rights Film Network (HRFN) a cui appartengono oltre 40 Festival che promuovono il cinema di impegno sociale e, tra questi, Fi Sahara, che si svolge in pieno territorio Saharawi, per offrire al mondo la voce di un popolo che è ghettizzato in un lembo di deserto e controllato a vista dalle autorità marocchine.

Pochi giorni fa, al Festival Internazionale di cinema di Beirut, “Three stolen cameras”, un breve filmato girato da alcuni cineasti svedesi che sostengono la lotta del popolo Saharawi, è stato censurato e ne è stata vietata la proiezione senza alcuna motivazione. La rete HRFN ha chiesto solidarietà a tutti i suoi membri, e noi abbiamo offerto la possibilità di proiettare questo film al IX Festival per dimostrare che se una voce viene fatta tacere, tante altre grideranno per far sapere quello che sta accadendo nel silenzio.

E’ questo il senso più completo dello “stare in rete”, per difendere i diritti fondamentali dell’uomo, tra cui quello di espressione e di protesta.

Ringraziamo la RaFILM che ci ha concesso l’uso di queste immagini e Maria Carriòn, direttrice del Festival FiSahara, già ospite del nostro festival nel 2014, per averci offerto questa possibilità.

Siamo certi che gli attivisti napoletani sapranno cogliere questa occasione per dimostrare, una volta ancora, la solidarietà ad un popolo coraggioso e partecipare alla denuncia di questo ennesimo abuso ai danni di gente inerme che ha scelto la non violenza per parlare al mondo intero delle sue condizioni di vita.

Venerdi 10 novembre alle ore 20.30, a Piazza Forcella, il Festival proietterà il film “Three stolen cameras (tre cineprese rubate)”, 16 minuti con sottotitoli in inglese, in omaggio alla lotta del popolo Saharawi e alla libertà di espressione.

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