Il tradizionale Festival cinematografico FiSahara, ambientato nei villaggi Saharawi nell’occidente del deserto del Sahara, quest’anno non si terrà. Le condizioni politiche di quell’area africana sono tali da non consigliare lo svolgimento di questa rassegna e il Festival di Napoli ha raccolto volentieri la richiesta di aiuto di Maria Carrion, direttrice della manifestazione, ospitando testimoni ed esperti della vicenda sahariana e un film “Il muro” di Gilberto Mastromatteo e Fiorella Bendoni, che riproporrà i temi di crisi di quest’area.

A parlarne saranno alcuni volti già noti al Festival: Fatima Mahfud, rappresentante in Italia del Fronte Polisario, Patrizio Esposito, fotografo napoletano promotore di progetti culturali e sociali per il popolo Saharawi, Gilberto Mastromatteo, giornalista e regista de “Il muro” e Gianfranco Fattorini del Gruppo di Appoggio di Ginevra al Sahara occidentale. Dai territori, proveremo a collegare Sultana Khaya, storica attivista, già ospite del nostro Festival nel 2009 e la stessa Maria Carrion.

La vicenda dei Saharawi è nota a tutto il mondo ed è ormai endemica perché la persecuzione da parte marocchina (e non solo) di questo popolo, tiene banco da decenni e purtroppo sta degenerando. L’atteggiamento tradizionalmente pacifico del popolo del deserto è stato abbandonato nel 2000, quando il Marocco ha occupato militarmente i varchi in cui i Saharawi protestavano per l’uso scorretto da parte marocchina di questa zona di rispetto;  e sono ripresi i confronti armati, dopo 30 anni di inganni internazionali in cui si continua a promettere un referendum che non arriverà mai. La stessa presenza della missione ONU (Minurso) ha ormai il sapore di una beffa e di un raggiro mentre le terre dei Saharawi sono state annesse con la forza dal Marocco che sfrutta il mare e il sottosuolo come se fossero propri.

A completare questo quadro di repressione e persecuzione è arrivato un muro di 2700 km, il più lungo del mondo, infarcito di mine antiuomo che producono centinaia di morti e feriti ogni anno, che protegge il Marocco dall’invasione. Tutto questo nell’indifferenza sostanziale delle Nazioni Unite e della Comunità internazionale che continua a fare affari col Marocco, accettandolo come gendarme di questa zona d’Africa. La tensione sta crescendo in questi ultimi mesi e le prospettive di guerra aumentano, alimentando una situazione violenta e ingiustificata.

Nota: la vicenda Saharawi sarà ospitata al Festival nella mattina di Venerdi 12 novembre dalle ore 10.00 nello Spazio Comunale Piazza Forcella, in presenza e in collegamento con alcuni degli ospiti nei loro luoghi di residenza. L’evento sarà proposto in diretta sulla pagina Facebook del Festival e in differita su www.cinenapolidiritti.online, sezione Eventi, a partire dal giorno successivo.

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A cura del Gruppo di Appoggio di Ginevra per la Protezione dei Diritti Umani nel Sahara occidentale