Mercoledì 9 Novembre 2011

I temi:
— Lo spazio della parola, prendere la parola per affermare i diritti
— Diritto al cibo e alla terra
— Terra Madre

Gli ospiti:
— Cesare Moreno, maestro di strada
— Anna Amabile, medico nutrizionista
— Nicola Angrisano, regista
— Gaetano Di Vaio, Figli del Bronx
— Fiorella Picecchi, insegnante Progetto Chance
— Gianni Rivera, insegnante Istituto “Curie” – Ponticelli

Mercoledì 9 novembre, protagonista sarà ancora il quartiere di Ponticelli con un incontro a cura dell’Associazione “Maestri di Strada” dal titolo “Lo spazio della parola, prendere la parola per affermare i diritti”. Cesare Moreno e i maestri di strada presso l’IPIA “Sannino” commenteranno il film “Freedom writers”, al quale seguirà un percorso gastronomico a cura del progetto “La Kumpania” dell’Associazione “Chi Rom e chi no”. Nel pomeriggio, invece, saranno proiettati i cortometraggi “Arrevuoto non scuola”, “Progetto E-VAI”, “Circ/Us”, “L’ultima Chance” e “Vomero travel” e il film “Pesci combattenti” per chiudere poi con un reading/dibattito dal libro “Insegnare al principe di Danimarca” di Carla Melazzini (edizioni Sellerio).

Nelle mattinate di mercoledì e giovedì, presso la scuola media statale Orazio Comes” di Portici, gli alunni assisteranno alla proiezione del film “Super Size me” e discuteranno insieme al medico nutrizionista, Anna Amabile, sui temi legati a una corretta alimentazione.

Sempre nella serata di mercoledì 9, prenderà inoltre il via il primo dei due momenti del Festival a Portici presso il Teatro “Don Peppe Diana” con una proiezione del film documentario “Genuino Clandestino” per l’incontro “Terra Madre” a cura di “Federazione Territoriale Città del Monte”. Interverrà il regista Nicola Angrisano e rappresentanti del circuito “La Ragnatela”.

IL PROGRAMMA

“DIRITTO AL CIBO E ALLA TERRA”

a cura di Cooperativa sociale Seme di Pace, Associazione Culturale BLab, Federazione Territoriale Città Del Monte

Portici, Scuola Media Statale “Orazio Comes”

Ore 9.30: Proiezione di “Super Size Me” di Morgan Spurlock. A seguire dibattito con gli studenti sul tema dell’ Educazione Alimentare. (ingresso riservato agli studenti)

“LO SPAZIO DELLA PAROLA, PRENDERE LA PAROLA PER AFFERMARE I DIRITTI”

a cura dell’associazione Maestri di Strada

Napoli _ Ponticelli, Ipia “Sannino”

Ore 13.30: Percorsi gastronomici interculturali a cura del progetto “Kumpagnia” dell’associazione “Chi Rom e Chi No”.

Ore 14.30: Proiezione dei cortometraggi “Arrevuoto non scuola” di Alessandro Renda, “Progetto E-VAI” di Lionello Massobrio, “Circ- Us” di Ron Bunzl, “L’Ultima Chance” di Lorenzo Cioffi, “Vomero Travel” di Guido Lombardi.

Ore 17.30: Proiezione del film “Pesci Combattenti” di Daniele Di Biasio e Andrea D’Ambrosio.

Ore 18.45: Riflessioni e letture dal Libro “Insegnare al principe di Danimarca” di Carla Melazzini, Sellerio Editore. Intervengono Gaetano Di Vaio, Fiorella Picecchi, Gianni Rivera, e gli ex allievi di CHANCE. Modera Cesare Moreno.

“TERRA MADRE”

a cura di Cooperativa sociale Seme di Pace, Associazione Culturale BLab, Federazione Territoriale Città Del Monte

Portici, Teatro don Peppe Diana

Ore 20.40: Proiezione del film “Genuino clandestino” di Nicola Angrisano. Interviene il regista Nicola Angrisano e un rappresentante del circuito “La Ragnatela”.

I FILM

Super size me, di Morgan Spurlock (USA 2004, 98’)

Il documentario di Morgan Spurlock traccia una linea di confine tra la cattiva alimentazione e il cittadino che la “subisce”. Il dito viene puntato contro i fast food e l’oggetto d’indagine è l’obesità, non dal punto di vista soggettivo, ma come piaga sociale, come problema mediatico, economico, politico e culturale, come un muro che forse soltanto la medicina può oltrepassare, ma non abbattere. La trama è semplice: Morgan Spurlock si sottopone a una ferrea dieta a base di grassi. Per tre volte al giorno dovrà consumare i pasti da McDonald’s, avvalendosi della vasta scelta di percorsi calorici da loro consigliati, sempre in formato “supersize”. Il tutto per un mese. Tre esperti, un cardiologo, un nutrizionista e un gastroenterologo seguono il cammino dietetico del regista, prima, durante e dopo. Il film si intende dimostrare le conseguenze in termini di salute subite da Spurlock. Una ricerca stilistica e visiva eccellente per il genere e un ritmo piacevole, divertente, a tratti degno di una commedia, rendono questo documentario di livello mondiale, adatto a tutti, educativo, oltre che manifesto reale di un quadro lucido e cinico della società americana.

Freedom writers, di Richard LaGravenese (USA/Germania 2007, 123’).

Erin Gruwell è una giovane insegnante di lettere al suo primo incarico in un liceo. Siamo a Los Angeles nel 1992, poco dopo gli scontri razziali che avevano messo a ferro e fuoco la città. Erin si vede affidare una classe composta da latinoamericani, cambogiani, afroamericani e un unico bianco. Provengono tutti da realtà sociali in cui il degrado e la violenza costituiscono parte integrante della vita quotidiana. Le istituzioni li vedono come un peso morto da “parcheggiare” in attesa che tornino nella strada. “La Gruwell” (così prenderanno a chiamarla i ragazzi) non si arrende né di fronte all’istituzione né di fronte agli allievi che inizialmente la respingono, convinti che sia l’ennesima insegnante disinteressata al loro vissuto. Riuscirà a convincerli ad uscire dalla gabbia delle gang e a guardarsi dentro scrivendo dei diari che diverranno un libro.

Arrevuoto non scuola, di Alessandro Renda (Italia 2007, 20’)

Nel 2006 e nel 2007, Alessandro Renda è guida in Arrevuoto, un progetto triennale del Teatro Mercadante a cura di Roberta Carlotto, che porta l’esperienza della non-scuola ravennate a Napoli e Scampia. Il film delinea i passaggi compiuti dall’autore e dalla sua non-scuola.

Progetto E-VAI, di Lionello Massobrio (Italia 2011, 20’)

Cineasta eterogeneo, Massobrio racconta in questo film i maestri di strada, girovaghi e camminanti senza bagaglio per dire ai giovani che la città li ama e che li vuole veri cittadini, costruttori di una città nuova, migliore per tutti perché è migliore con i giovani.

Circ/Us, di Ron Bunzl (Olanda 2010, 20’)

A partire dal 2000, Ron Bunzl ha iniziato a esplorare il potere delle storie in spettacoli che ha creato con giovani e dilettanti. Nel 2010 ha creato CIRC/US, un progetto di circo comunità. CIRC/US è un progetto che si concentra sulle persone e le loro storie. Unisce professionisti a gente del quartiere per unire le loro energie e creare qualcosa di speciale. Con l’aiuto di questo documentario, Ron Bunzl invita a esplorare le possibilità di come questo concetto possa essere implementato in altri luoghi.

L’Ultima Chance, di Lorenzo Cioffi (Italia 2010, 30’)

Nei sobborghi di Napoli, i giovani vanno a scuola di crimine. Vengono da famiglie disagiate e spesso lasciano la scuola per le strade, dove seguono le orme di spacciatori e mafiosi. Che cosa imparano questi ragazzi? Che valori? Quelli di una società violenta e corrotta, dove vige la legge del più forte? L’Ultima Chance è un viaggio all’interno della Gomorra italiana, così com’è vista dai ragazzi stessi. Vincenzo e Rosario sono due ragazzi che hanno trascorso la giovinezza da sbandati e a cui è stata offerta una seconda possibilità, come studenti del progetto Chance. Con l’aiuto del loro carismatico insegnante, sperano in un futuro diverso.

Il film segue l’avvicendarsi degli eventi di un intero anno scolastico, seguendo le vite dei protagonisti e dipingendone paure, sentimenti e speranze

Vomero travel, di Guido Lombardi (Italia 2010, 17’)

Vittorio ha 14 anni e mezzo, studia al liceo classico con scarso profitto ma soprattutto abita al Vomero, il quartiere “bene” di Napoli. I “Roca Luce” sono un gruppo hip hop composto da 4 ragazzi appena maggiorenni. Abitano nella periferia nord di Napoli, di cui raccontano, nelle loro canzoni, il degrado e la violenza. Vittorio è un fan dei “Roca Luce”. Un giorno chiede loro d’incontrarli. I “Roca Luce” accettano, è la prima volta che qualcuno s’interessa così tanto alla loro musica. Nella serata trascorsa insieme scopriranno che, sebbene separati da poche fermate di metropolitana, i mondi a cui appartengono sono molto più distanti e chiusi.

Pesci combattenti, di Daniele Di Biasio e Andrea D’Ambrosio (Italia 2002, 71’)

A Barra, periferia orientale di Napoli, un gruppo di insegnanti di scuola media partecipa al progetto ministeriale “Chance”. Questo progetto è rivolto ai ragazzi che non hanno terminato la scuola dell’obbligo. Assenteisti, denunciati dalla Procura della Repubblica, espulsi o bocciati. “Chance” non è una scuola come tutte le altre: non ci sono compiti in classe, non ci sono interrogazioni, non ci sono campanelle e, soprattutto, non ci sono voti. C’è l’aula “Spassatiempo”, dove i ragazzi fanno colazione, assemblee, si rifugiano nei momenti “no”. Ci sono le quattro insegnanti del progetto che inseguono gli alunni nei corridoi, li convincono a partecipare alle lezioni, insegnano loro a leggere e scrivere. Giovanni è stato denunciato ed espulso dalla scuola media che frequentava perché ha preso a calci e pugni la sua professoressa. Durante i primi mesi a “Chance” è diventato un punto di riferimento per i compagni. Luigi non sta mai fermo, ma quando lavora al suo presepe è instancabile. Francesco e Simona si inseguono e si picchiano. Gemma e Rosaria non andavano mai a scuola, a “Chance” vengono quasi tutti i giorni. Mario, un ex allievo del progetto, oggi è un bravo falegname e, un giorno a settimana, torna a “Chance” ad insegnare ai ragazzi a lavorare il legno. È Natale e i ragazzi ricevono la loro speciale pagella: una paghetta, tra le quaranta e le settantamila lire, in base alle presenze, all’attenzione e ai danni che hanno fatto. Una paghetta che possono mostrare, orgogliosi, ai propri genitori.

Genuino Clandestino, di Nicola Angrisano (Italia 2011, 70’)

Decine di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si uniscono nell’attacco alle logiche economiche e alle regole di mercato cucite sull’agroindustria, per difendere la libera lavorazione dei prodotti, l’agricoltura contadina, l’immenso patrimonio di saperi e sapori della terra. Da questa rete nasce la campagna “Genuino Clandestino”, con donne e uomini da ogni parte d’Italia che si auto-organizzano in nuove forme di resistenza contadina. Mentre la burocrazia bandisce dal mercato migliaia di piccoli produttori, il consumatore continua a subire, spesso inconsapevolmente, modelli di produzione del tutto inadeguati a garantire genuinità ed affidabilità dei cibi. Attraverso il lavoro, le situazioni e le voci dei contadini “clandestini”, InSu^Tv racconta questa campagna, semplice nel suo messaggio, ma determinata nelle sue forme, insieme alle implicazioni in materia di democrazia del cibo, sviluppo economico, salvaguardia dell’ambiente e accesso alla terra.